Pmi, per la Bce migliora l’accesso al credito ma cala la redditività

La disponibilità di prestiti bancari è migliorata di 3 punti percentuali, ma, nonostante l’incremento del fatturato, negli ultimi sei mesi le imprese hanno subito un deterioramento dei profitti.

Migliorano le
condizioni nell’accesso al credito bancario per le Pmi dell’Eurozona.
Lo sostiene la rilevazione effettuata dalla La Banca centrale europea
(Bce) su un campione di
7.532 piccole e medie imprese prendendo a riferimento il periodo tra il 21
febbraio e il 25 marzo.
Negli ultimi 6 mesi l’accesso ai prestiti bancari ha continuato a migliorare anche
se solo moderatamente. E a conti fatti, l’opinione delle imprese riguardo
la disponibilità di prestiti bancari è migliorata di 3 punti percentuali, a
-9%. Le imprese hanno anche segnalato una maggiore percentuale di
successo nella finalizzazione delle pratiche di finanziamento ma resta
invariato al 16% la percentuale di coloro che segnalano nell’accesso al credito
il loro principale problema. Dalla rilevazione è anche emerso che, nonostante l’incremento
del fatturato, nel corso degli ultimi sei mesi le Pmi hanno lamentato un
deterioramento dei profitti.

Il recente aumento dei prezzi del
petrolio e delle materie ha registrato un aumento dei costi degli input della
produzione 69%, mentre il 46% anche riportato un aumento del costo del lavoro .
Inoltre, quasi un quarto delle Pmi
della zona euro ha registrato un incremento dei tassi di
interesse sui prestiti degli
interessi passivi netti, che ha aumentato il loro indebitamento.

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