Pmi, l’approccio agli investimenti

Un’indagine, promossa da Sap a livello mondiale, ha voluto sondare la propensione delle medie imprese verso l’innovazione. In Italia emerge una cauta voglia di crescere

Le strategie in atto presso le medie imprese per far fronte all’attuale situazione di difficoltà del mercato, sono spesso oggetto di analisi da parte dei vendor dell’It, in quanto dalle dichiarazioni d’intenti enunciate dal top management, emerge anche la propensione verso l’innovazione tecnologica. Per questo, Sap ha affidato a Economist Intelligence Unit un’indagine condotta a livello mondiale, tra ottobre e fine dicembre 2005, presso 3.722 senior executive, 277 dei quali sono in Italia. Il campione nazionale appartiene ad aziende comprese tra i 50 e i 200 milioni di euro, distribuite tra i diversi settori di mercato. Dalle interviste è emersa chiaramente la fase critica che caratterizza il tessuto produttivo nazionale, che risente della notevole pressione sui prezzi in atto nei mercati internazionali e di una concorrenza di dimensioni crescenti.


Una situazione che sta impattando in modo significativo anche sull’area delle risorse umane e dell’It. In questo contesto, la capacità di reagire in modo flessibile e di riuscire a instaurare un rapporto consolidato con i clienti è sempre stato uno dei punti di forza delle medie aziende rispetto alle grosse realtà. Ma con il crescere delle dimensioni questa agilità rischia di diminuire, per cui è necessario che le aziende sappiano far leva sulla tecnologia per migliorare la scalabilità. Entrando nel dettaglio dell’indagine, le aziende campione hanno risposto che tra le strategie che intendono adottare, la maggioranza (40%) prevede di crescere in modo organico con le proprie risorse, impegnandosi con nuove strategie e prodotti innovativi, per conquistare nuovi clienti, mentre un 16% prevede la crescita organica con il supporto di terze parti e un 3% con un’offerta pubblica di azioni ordinarie. Altre, invece, (16%) contano di crescere attraverso acquisizioni e fusioni, o con joint venture (10%). Tra le varie misure che il campione pensa di adottare per i prossimi anni per crescere, una delle prime citate riguarda una generale ottimizzazione (riduzione) dei costi, in direzione, però, di una maggior efficienza operativa. Ma l’impegno riguarda anche una maggior diversificazione del portafoglio prodotti/servizi, l’espansione della base clienti, la penetrazione di nuovi mercati geografici e infine una maggior attenzione verso i clienti acquisiti, grazie alla capacità di reagire in modo flessibile. Infatti il 57% del campione ritiene che le medie aziende siano più agili nel cambiare le strategie, un 44% afferma di poter agire più facilmente anche sui prezzi e un altro 44% di avere relazioni più consolidate con i clienti. Tutti questi vantaggi, invece, si potrebbero perdere se l’azienda dovesse crescere di dimensioni. Rispetto alle aziende più piccole, tuttavia, le medie imprese ritengono (56%) di avere una maggior capacità di cimentarsi sui mercati internazionali, di riuscire a costruire un rapporto più consolidato con i fornitori (49%) e di ottenere costi più contenuti di fornitura e operativi (42%).


Sul ruolo che l’It gioca in azienda, gli executive italiani sono concordi nel riconoscerne il contributo strategico per la crescita (76%), ma emerge ancora una volta la preoccupazione di riuscire a mantenere la flessibilità dell’impresa nel caso dovesse diventare più grande. Inoltre, il 62% degli intervistati ha confermato il ruolo importante del Ceo nelle decisioni in ambito It. Sul fronte investimenti, c’è ancora grande attenzione alla spesa e, nonostante stiano diminuendo i prezzi, i costi per sistemi e implementazioni rimangono un freno per nuovi progetti (per il 58% del campione). Ma anche la resistenza del personale di fronte al cambiamento rappresenta un problema verso l’innovazione (34%), per cui molti continuano a essere cauti prima di fare nuovi investimenti.


Per contro, tra gli stimoli che spingono a investire entro i prossimi tre anni, il 41% del campione ha citato l’esigenza di preparare l’azienda alla crescita, per cui gli investimenti riguarderanno sistemi scalabili che consentano di supportare l’incremento del business.

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