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Plex Cloud, creare il proprio media server online

Per molto tempo Plex è stata la piattaforma preferenziale per gli utenti Mac che volevano creare un media server per lo streaming di contenuti multimediali sulla rete di casa. Ora Plex ha fatto un grosso passo in avanti ed è disponibile in una versione online denominata Plex Cloud, ancora preliminare e per ora aperta a pochi utenti

L’architettura base di Plex è semplice ed è anche questo il motivo del suo successo. Si scarica gratuitamente il media server Plex da installare su un Mac o direttamente su un NAS di rete, si salvano su questo Mac o NAS tutti i file che si vogliono avere a disposizione e il gioco è fatto. I contenuti sono visibili da qualsiasi dispositivo collegato alla stessa rete e dotato dell’applicazione client. Alcuni servizi aggiuntivi come la sincronizzazione offline sui dispositivi iOS sono a pagamento, ma le funzioni di base di possono testare senza spendere un euro.

Plex Cloud ha un senso diverso: spostare il media server nel cloud – per la precisione su Amazon Drive – in modo che non ce ne dobbiamo più occupare e che sia sempre disponibile, a patto di avere una connessione a Internet. Ciò che dobbiamo fare, una volta attivato il servizio, è avere la pazienza di caricare online tutti i nostri contenuti.

Una importante differenza di Plex Cloud rispetto alla versione tradizionale è che si paga (e non poco). 70 euro l’anno per avere spazio illimitato su Amazon Drive e altri 40 l’anno per l’abbonamento Premium a Plex, che diventa di fatto indispensabile se si vogliono avere tutte le necessarie funzioni anche senza essere connessi direttamente a un media server locale.

Sono 110 euro l’anno per avere una sorta di Netflix privato con i nostri contenuti. Una bella somma, giustificata solo da un uso intenso dei contenuti stessi quando siamo fuori casa.

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