Più Ibm nella community Open Source

Ibm_LinuxOneForte del successo riportato da Linux sul mainframe, Ibm ha presentato due server mainframe Linux, aumentato il supporto del software Open Source e aderito al nuovo “Open Mainframe Project”, costituito dalla Linux Foundation.

Considerando che, dall’introduzione cinquant’anni fa di Linux sul mainframe, oggi più di un terzo dei clienti mainframe Ibm utilizza il sistema operativo del Pinguino, l’obiettivo di Big Blue è rafforzare l’impegno nei confronti della community Open Source per supportare i clienti nel gestire al meglio i nuovi carichi di lavoro del mobile e gli ambienti cloud ibridi.

Da qui l’introduzione di LinuxONE, un nuovo portafoglio di soluzioni hardware, software e di servizi dotati di tecnologia “protected key”, che fornisce due sistemi Linux distinti per le imprese di grandi e medie dimensioni.
Si tratta di LinuxONE Emperor e di LinuxONE Rockhopper per analizzare, rispettivamente, transazioni in “tempo reale” prevenendo le frodi nel momento stesso in cui si verificano e per offrire a clienti e mercati emergenti velocità, sicurezza e disponibilità del mainframe ma in un package più piccolo.

Con l’intento di offrire più opportunità di scelta alle imprese, Ibm ha, poi, abilitato software Open Source e di settore chiave per LinuxONE e Ibm z Systems, tra cui Apache Spark, Node.js, MongoDb, MariaDb, PostgreSql, Chef e Docker.
Ai nuovi sistemi LinuxONE è, inoltre, consentito il provisioning come macchina virtuale attraverso l’hypervisor Kvm basato su standard aperti, cui il distributore Suse fornirà il supporto iniziale per il mainframe mentre, con Canonical, Ibm ha annunciato un’iniziativa per promuovere la crescita di Ubuntu Linux su Ibm z Systems aggiungendo a quella di Suse e Red Hat una terza distribuzione Linux.

Infine, l’adesione di Big Blue al progetto della Linux Foundation offrirà il più grande contributo singolo di codice mainframe alla community Open Source apportando la parte relativa alla predictive analytics che esegue un monitoraggio costante per rilevare comportamenti insoliti del sistema al già citato “Open Mainframe Project”, che ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo e l’adozione di Linux sul mainframe.

 

 

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