Piccole imprese soffrono

22 dicembre 2003 Tempi duri per le piccole imprese. Lo sostiene l’osservatorio sulla finanza di Crif e Nomisma secondo il quale il tasso di sofferenza a livello nazionale è cresciuto dello 0,22% tra marzo e settembre di quest’anno. Più alto l’aumento d …

22 dicembre 2003 Tempi duri per le piccole imprese. Lo sostiene
l’osservatorio sulla finanza di Crif e Nomisma secondo il quale il tasso di
sofferenza a livello nazionale è cresciuto dello 0,22% tra marzo e settembre di
quest’anno. Più alto l’aumento del tasso di insolvenza grave che fa riferimento
ai crediti con ritardi fra 90 e 150 giorni che è aumentato dell’1,5%. Questi
dati si riflettono sulla propensione agli investimenti con il 28,9% degli
operatori (un dato raddoppiato rispetto alla rilevazione precedente) che
intendono fare investimenti addirittura per i prossimi tre anni. Il settore più
in crisi è quello degli alberghi e dei ristoranti con un tasso di sofferenza del
6,55%. Segue il sistema moda con il 6,38% seguito dal commercio al dettaglio
(esclusi gli autoveicoli) con il 5,78%. Trasporti e comunicazioni, alimentare,
commercio all’ingrosso, legno e mobili, stampa ed editoria, gomma e plastica
sono i settori che seguono che hanno percentuali che vanno dal 5% al 4,19%. Un
po’ più in forma sono invece l’agricoltura (2%) e il credito (2,73%).

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