Per Zucchetti nuove soluzioni di Bi, Hr

Ai partner riuniti a Montecatini la software house chiede nuove alleanze e più attenzione verso la Pal

Zucchetti è tornata a riunire il proprio canale (l’ultima convention
risaliva al 2003) per fornirgli le linee guida di un business che vuole essere
sempre più cross selling.

Agli 800 partner
(600 dei quali riuniti a Montecatini in questi giorni), il team manager Zucchetti ha lanciato i nuovi focus commerciali: Human resource, Business intelligence e
gestionali in area Web, soluzioni di punta da offrire accanto alle
classiche procedure gestionali o per gli studi professionali.
Il che significa organizzarsi per vendere in maniera differente-nuovo,
“ovvero – è la strada tracciata da Mario Pedrazzini, responsabile del
canale di Zucchetti – attraverso alleanze tra rivenditori specializzati.
Perché il cliente che ha in casa un nostro gestionale, ha sicuramente
bisogno di Bi e magari anche di evolvere verso il Web o di Hr”.

E allora perché perdere questo business
? L’obiettivo è non lasciare questo soggetto
in mano alla concorrenza. L’obiettivo è “lavorare assieme, attraverso
contratti gestione parco clienti ben delineati, sui clienti già acquisiti
per fornire la specializzazione più mirata possibile”
.
Ma anche i prodotti dedicati alla Pubblica amministrazione locale vogliono
essere “consegnati” al canale. La business unit dedicata a questo mondo è
guidata da qualche mese da Fabrizio Toninelli, presidente di Zucchetti. Il
quale ammette “fino a oggi per noi è stato un business in sordina, ma ora
vogliamo applicare una metodologia diversa che vede coinvolti
anche i business partner che non per forza devono essere specializzati in
questa area”. “Perché ora la Pal
– lo dice sempre Toninelli – passa
attraverso delle municipalizzate che applicano gli stessi modelli di
acquisto e le stesse procedure delle aziende clienti esterne all’area Pa”.

Ma alla convention di
Montecatini

si è dato anche un altro
segnale. Doveroso, viste le vicende finanziarie che hanno toccato una
cittadina come Lodi dove Zucchetti agisce spesso in prima persona. Ora che
questa realtà è diventata una holding cui stanno confluendo le varie società
che in tutto fatturano 168 milioni di euro, la software house di Lodi ribadisce
per bocca dei figli di Domenico Zucchetti, Cristina e Alessandro che :“non
si ha alcuna intenzione di vendere, né di andare in Borsa”.
E soprattutto che si ha
voglia di continuare a operare con logiche industriali e non finanziarie.

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