OS X prevede la possibilità di ridimensionare il Dock trascinando il divisore tra la parte con le icone delle applicazioni e quella con le finestre minimizzate. Portando il puntatore del mouse in quell’area, diventa una doppia freccia bianca: facciamo clic con il mouse o la trackpad, teniamo premuto e spostiamo il puntatore verso l’alto per ingrandire il Dock e verso il basso per rimpicciolirlo.
Di solito è il rimpicciolimento che interessa di più, per rendere il Dock sempre utilizzabile ma meno intrusivo (il Dock “a scomparsa” è invece un po’ più scomodo). Proprio per mantenere la leggibilità delle icone non possiamo ridurne le dimensioni più di tanto: arrivati a un certo punto OS X non ci fa andare oltre.
È davvero un limite invalicabile? Grazie al solito Terminale, no.
Le dimensioni contano
Per prima cosa lanciamo il Terminale che, come ormai abbiamo capito, è nella cartella Applicazioni/Utility. Al prompt dei comandi modifichiamo una delle mille impostazioni di OS X digitando la stringa defaults write com.apple.dock tilesize -integer 10 e poi premendo Invio. A questo punto dobbiamo riavviare il Dock digitando killall Dock e ancora Invio.
Cosa abbiamo fatto? Il valore numerico indicato nel comando (10, per il nostro esempio) imposta la dimensione delle icone visualizzate nel Dock. Le impostazioni “normali” di OS X ci consentono di ridimensionarle fino al valore 16, ma non oltre. Da Terminale possiamo indicare invece il valore che meglio crediamo.
Ovviamente più sono piccole le icone meno il Dock è utilizzabile. Diciamo che sotto il valore 8 riconoscere la applicazioni diventa difficile, anche se basta attivarne l’ingrandimento o guardare il “fumetto” con il loro nome per orientarsi di nuovo senza problemi.
Se ci troviamo con un Dock troppo piccolo basta ingrandirlo con il mouse come al solito. Se è troppo piccolo persino per fare questo, usiamo di nuovo il comando da Terminale con un valore sensato.