
Proseguono gli acquisti di decoder che vanno verso l’integrazione con la televisione
Per ora non garantisce la visione di molti canali, non si sa ancora quando lo si adotterà al posto dell’analogio (Sardegna e Valle d’Aosta, le regioni-pilota, probabilmente non rispetteranno la data del 31 gennaio) ma tutto questo non frena gli acquisti dei decoder per il digitale terrestre. Secondo i dati di Gfk e dell’Anie dall’agosto 2003 al settembre 2005 gli italiani hanno speso circa cinquecentomila euro per gli apparecchi sovvenzionati anche dal contributo statale. Con questi acquisti siamo a circa 2,6 milioni di decoder presenti nella case degli italiani che dovrebbero diventare quattro milioni con la campagna di Natale.
Il fatto che i decoder italiani siano i più cari in Europa (ma anche gli unici con l’interattività evoluta) non ha frenato gli acquisti per i quali fra poco gli italiani avranno a disposizione nuovi modelli spesso integrati con i televisori. La nuova frontiera del Dtt prevede infatti che tv e decoder siano integrati in un unico apparecchio, mentre più avanti arriveranno anche i decoder per Dtt e Iptv.
Molto più ardua sembra invece l’unione fra Dtt e satellite.