Per Mark Hurd lo spin off, per ora, non s’ha da fare

Il nuovo ceo di Hp affronta giornalisti e analisti. E spiega che lo spin off di stampanti e pc può aspettare

Il ceo operaio, cosi viene definito il nuovo numero uno di Hp Mark Hurd, si è
presentato alla stampa facendo sfoggio di concretezza. Hurd ha dichiarato di
credere in una cultura orientata al “fare”, con obiettivi chiari,
l’implementazione dei piani studiati a tavolino, e la motivazione delle persone.
Dichiarazioni abbastanza scontate che gli permettono però di guadagnarsi subito
un’immagine differente da quella di Carly Fiorina troppo attenta alle
luci della ribalta
per qualcuno, mentre Hurd sarebbe un vero solving
problem. Secondo Hurd la struttura di Hp è simile a quella di Ncr ma aggiunge
che sarebbe sbagliato adottare per la sua nuova società il modello già adottato
per Ncr.


Il nuovo ceo ha aggiunto che l’incarico gli è stato assegnato senza
particolari precondizioni
come per esempio il
mantenimento dell’intero porfolio della società. Per quanto riguarda
l’eventuale spin off di stampanti o pc Hurd ha dichiarato che
“non è la prima cosa che andrò a fare”> aggiungendo poi che ogni
discussione relativa al break up della società è sbagliata. “La discussione
vera è su dove sono le possibilità di performance della società”.
Durante la conference call durata una ventina di
minuti il successore di Carly Fiorina, che guadagnerà 1,4 milioni di dollari
oltre all’opzione per l’acquisto di 700.000 azioni e a un bonus di 2 milioni di
dollari, ha ribadito l’importanza del canale. Secondo Steven Milunovich,
un’analista di Merryl LInch, Hurd è un pragmatico con
un’esperienza nel computer business. Per questo mi aspetto che lavori sulla
focalizzazione del messaggio di marketing, la razionalizzazione dei prodotti,
l’aggiunta di competenze in software e servizi e dia un’occhiata ai costi”.

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