Per la Ue, immatricolare un’auto dovrà essere più semplice ed economico

La Commissione punta a semplificare le procedure per la registrazione in altro Stato membro. Formalità amministrative semplificate in caso di cambio di residenza e di acquisto di veicoli di seconda mano. Sarà impossibile immatricolare i veicoli rubati. Risparmi anche per le società di autonoleggio.

Ogni anno in Europa si trasferiscono circa 3,5
milioni
di veicoli in un altro Stato membro e vanno immatricolarli
con le modalità previste dalla normativa nazionale.

Per completare la procedura servono settimane a
un costo medio di 400 euro.

La Commissione europea propone di ridurre
drasticamente il peso di queste procedure amministrative con una proposta
presentata dal Vicepresidente della Commissione europea e Commissario
responsabile per l’Industria e l’imprenditoria Antonio Tajani che punta
a una sostanziale semplificazione amministrativa, con un risparmio
complessivo di almeno un miliardo e 500 milioni di euro l’anno per
imprese, cittadini e organismi di immatricolazione.

Per Tajani «la proposta intende mettere fine a
molte formalità di immatricolazione e a procedure troppo lente. Ciò significa
anche sostanziali risparmi per le società di autonoleggio. Un vantaggio per
tutta l’attività economica, e in particolare per l’industria turistica
».

Il contenuto della proposta

È introdotto il principio che i veicoli
vanno immatricolati nel paese dell’Ue in cui vive il proprietario, e che gli
altri Stati membri non possono imporre una reimmatricolazione anche se il
proprietario del veicolo vi trascorre lunghi periodi.

Quando la proposta sarà adottata dal Parlamento
europeo
e dal Consiglio i cittadini che trascorrono parte dell’anno
in un altro paese dell’Ue per le vacanze non dovranno più reimmatricolarvi il
proprio veicolo.

Chi si trasferisce definitivamente in un
altro paese Ue avrà sei mesi di tempo per la nuova immatricolazione.

Per comprare o vendere un veicolo di
seconda mano in un altro paese Ue i cittadini non dovranno più far fronte a
controlli tecnici aggiuntivi e problemi amministrativi.

I cittadini che lavorano in un altro paese
Ue e guidano un veicolo immatricolato dal datore di lavoro non saranno più
tenuti a immatricolarlo nel proprio paese d’origine.

Le società di autonoleggio potranno
trasferire le flotte da un paese all’altro per aumentare la disponibilità
durante le stagioni turistiche senza reimmatricolare i veicoli. Così potranno
diminuire i prezzi dell’autonoleggio.

Vantaggi per le imprese

Per le imprese varrà lo stesso principio:
automobili, autobus, furgoni e autocarri dovranno essere immatricolati nel
paese in cui la società ha la sede principale e gli altri paesi dell’Ue
potranno imporre una reimmatricolazione.

Aumenterà la cooperazione tra le autorità
che si occupano dell’immatricolazione, e questo faciliterà l’identificazione
dei veicoli rubati: diventerà impossibile immatricolarli in un altro
paese.

Molti controlli saranno aboliti
completamente e le autorità richiederanno le informazioni di cui hanno bisogno
sul veicolo direttamente ai colleghi del paese in cui questo è già
immatricolato.

La proposta sarà ora discussa dal Parlamento
europeo e dal Consiglio. Dopo l’approvazione gli Stati membri avranno un anno
per prepararsi alle nuove procedure, come il software per lo scambio di
dati.

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