Per la Ue il Dtt arriverà nel 2012

L’Unione europea concede tempi lunghi e ammette anche gli aiuti statali. Per il 2010 bisogna però essere a buon punto

Il lavoro deve essere finito entro il 2012, ma per il 2010 i lavori devono essere già a buon punto.
Questo il messaggio della Commissione europea ai Paesi membri per quanto riguarda il digitale terrestre. L’Italia, con il suo obbiettivo del 2006, rimane il Paese più veloce per il passaggio al digitale, mentre la maggior parte degli altri Stati dell’Unione si è posta il target del 2010-2012.
L’interesse dell’Unione verso il digitale terrestre è tale che saranno tollerati anche le sovvenzioni pubbliche (come peraltro è già accaduto in Italia) “se usate in modo neutrale” ha precisato un portavoce. Cosa significhi la neutralità lo potrà chiarire l’Antitrust europeo visto che a Bruxelles devono essere esaminati i ricorsi presentati da Sky contro i finanziamenti pubblici per l’acquisto dei decoder per la Tv digitale.
In attesa dell’esito del ricorso l’Italia procede verso il raggiungimento del target previsto. Il primo passo consisterà nello spegnimento della televisione analogica nelle quattro principali città sarde e in Valle D’Aosta dal 31 gennaio 2006.
La decisione è arrivata dopo un incontro svoltosi di recente fra Regione, ministero delle Comunicazioni e operatori. Per favorire il passaggio lo Stato finanzierà con 35 milioni e la Regione Sardegna con altri dieci la diffusione dei decoder nell’isola.

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