Per Intel non si vive di soli chip

Con la campagna di marketing del nuovo Centrino, l’azienda di Santa Clara cerca di estendere il proprio branding spingendo su chipset, componenti di rete e memorie flash.

28 Aprile 2003 Con il celebre logo “Intel Inside” si celebrava la consacrazione di un anonimo pezzo di silicone a indicatore di uno stile di vita. Negli ultimi 12 anni il marchietto, presente su di un’infinità di computer, ha permesso all’azienda di Santa Clara di essere istantaneamente identificata dagli utenti, andando così ad occupare un posto di rilievo fra i brand di successo, alle spalle di Coca-Cola e Microsoft (Fonte: 2002 Global Brands Scoreboard di Interbrand). Ma dopo la campagna pubblicitaria per il nuovo chip Centrino, questo a Intel non basta più. Il successo dell’ultima iniziativa di marketing, secondo fonti interne all’azienda, rappresenterebbe anche l’impegno di Intel per promuovere prodotti non-core. Il nome Centrino rappresenta infatti la combinazione di processore, chipset e modulo di rete wireless costruiti da Intel, e i fabbricanti di Pc possono utilizzare nome e logo (beneficiando della campagna promozionale dell’azienda di Santa Clara) solamente adottando tutti e tre i componenti. Se si utilizza, ad esempio, un adattatore di rete prodotto da qualcun altro, si può indicare la paternità di Intel su processore Pentium e chipset, ma non si può chiamare tale combinazione “Centrino”. Secondo alcuni analisti, questo nuovo approccio potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per gli utenti.

Un beneficio potrebbe essere rappresentato dalle migliori prestazioni offerte da una combinazione di prodotti Intel, mentre lo svantaggio potrebbe concretizzarsi nel allargamento del gap fra l’azienda e i diretti concorrenti. Le solide risorse di Intel, anche a livello di marketing, potrebbero causare seri problemi a produttori di chipset o di componenti di rete con una minore visibilità di mercato.

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