Per Ibs la coda lunga esiste anche in Italia

L’amministratore delegato di Internet book shop conferma la tesi del direttore di Wired. On line Mondadori pesa la metà rispetto a una normale libreria

La coda lunga esiste anche in Italia. Lo afferma con sicurezza Mauro Zerbini,
amministratore delegato di Ibs.it (Internet book shop). La libreria on line, che
quest’anno ha realizzato un fatturato netto di 19,5 milioni di euro con una
crescita del 50% rispetto allo scorso anno, ha misurato nei fatti le
affermazioni del direttore di Wired.


“Da quando abbiamo aperto nel 1998 – spiega Zerbini – abbiamo
visto che l’ampiezza dell’assortimento determina un forte ampliamento
dei ricavi
”.
Se un big dell’editoria come Mondatori pesa con i
suoi libri per il 20% sul fatturato di una libreria fisica, nell’on line la
quota si dimezza con la casa editrice di Segrate che arriva al 9-10%. In più i
costi di magazzino dell’on line sono molto più bassi. “Su un assortimento di
350.000 titoli
(praticamente tutto ciò che c’è in commercio) in
magazzino teniamo tre-quattromila titoli”.
Il solito Siddharta che si vende
sempre, i best seller e poco altro. Il resto si acquista di volta in volta dai
distributori o direttamente dai piccoli editori.
E la
marginalità?
“I grandi editori fanno sconti maggiori rispetto ai
piccoli, ma sui titoli più conosciuti c’è maggiore concorrenza e questo ci
costringe a ridurre i prezzi mentre con i piccoli questa concorrenza non esiste.
Alla fine le cose si equivalgono forse con margini leggermente
migliori per i grandi”.




Diverso, almeno per Ibs, il caso della musica. Il
ridotto catalogo musicale (65.000 titoli) per ora impedisce di vedere
l’effetto della coda lunga che dovrebbe invece arrivare entro
fine anno quando il catalogo arriverà a duecentomila titoli. “In questo caso
aggiunge – le etichette più piccole potrebbero farci condizioni
migliori. Le major infatti non largheggiano in sconti”.
I ricavi di Ibs sostengono una struttura dei
costi
abbastanza diversi da quelli di una libreria fisica. A differenza
di un normale punto vendita Internet bookshop ha infatti una redazione che cura
il sito, analisti e sistemisti altro personale che si occupa del customer
service. Però risparmia sulla struttura fisica visto che dalla
periferia di Milano può vendere ovunque con un costo dell’immobile nettamente
inferiore rispetto a chi per vendere deve stare in centro. “Ma l’on line è
un vantaggio anche per le librerie normali –
conclude Zerbini -. In
molti usufruiscono dei servizi del nostro sito e poi comprano nei negozi”.

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