Per Gartner, il time-to-market gioca a favore dell’uso dell’Ict

In un mercato sempre più affollato, vinceranno i vendor che riusciranno a convincere le aziende utenti del reale valore di business delle loro proposte. Investimenti tesi a migliorare l’ottimizzazione delle strutture esistenti e a comprimere i cicli di produzione

Il tema che ha fatto da filo conduttore nel Symposium Itxpo di Gartner, recentemente conclusosi a Cannes, è stato il tempo: la necessità, cioè, per le aziende, di muoversi sempre più velocemente in una economia sempre più incerta. Durante le oltre 120 presentazioni degli analisti sono emersi concetti come: passaggio dalla new economy alla now economy e real-time enterprise (l’impresa in tempo reale).
«Mai come ora ogni Cio si trova in una posizione determinante per il business della propria azienda – ha sostenuto nel suo discorso di apertura Michael Fleisher, chairman e Ceo di Gartner -. In un momento in cui l’offerta di tecnologia è enorme e coincide inevitabilmente con una aumentata ansia da parte dei fornitori, si possono concludere o rinegoziare i contratti con i propri fornitori a condizioni particolarmente vantaggiose. Le nostre analisi ci indicano che questo momento favorevole finirà entro i prossimi 12 massimo 24 mesi».

I suggerimenti emersi sono stati essenzialmente tre: ridurre i costi, focalizzarsi sui clienti principali e preparare la ricrescita.
«In questo momento gli attori del mercato dell’Information technology sono troppi per un settore che è cresciuto in Europa nel 2002 di solo l’1,7% e con un aumento che stimiamo intorno al 5,4% nel 2003 – sostiene Steve Prentice, vice president and director of Research di Gartner Europe -. I settori nei quali prevediamo una maggiore crescita sono quelli del software e dei servizi, mentre la domanda di hardware rimarrà sostanzialmente invariata. Le aziende da considerare saranno quelle che comprenderanno che il mercato europeo è fortemente impegnato nell’ottimizzazione. I manager selezioneranno e concluderanno contratti con quei fornitori in grado di convincerli sul reale valore di business delle loro proposte».


Previsioni sui budget


Secondo Gartner riveste molta importanza conoscere come verranno impiegati i budget nel 2003 poiché, di fatto, si prevede che saranno allo stesso livello di quelli del 2000.
Certamente la riduzione dei costi avrà ancora la massima priorità, ma le aziende dovranno passare da una semplice riduzione a una vera e propria ottimizzazione, lavorando nella direzione di investimenti che dimostrano reali miglioramenti nel business dell’azienda. Deve essere considerato l’insieme degli investimenti, in tutti i settori nei quali l’Information technology è presente come agente abilitante del business aziendale. Ciò include ovviamente anche l’area delle telecomunicazioni, dove l’analista di mercato, con diverse presentazioni specifiche, ha sensibilizzato le aziende sulla possibilità di ridurre i costi fino al 25%.


Le difficoltà delle Tlc

Nel 2002 è continuata la debolezza degli operatori mobili, che non stanno ancora avendo apprezzabili risultati dagli enormi investimenti nella terza generazione. «Stiamo assistendo al passaggio da 3G a 3D, debt, delays and doubt» sostiene Nick Jones, vice president di Gartner.
Gli operatori europei devono far fronte a un debito globale di 180 miliardi di euro spesi per le licenze e le reti (il debito di France Telecom è pari a 60 miliardi di euro, maggiore di quello di tutto il Governo finlandese o svedese). Ed è per questo che stanno cercando sia di rinegoziare gli impegni con le istituzioni che di studiare strategie di sharing delle apparecchiature e delle celle. Nessuno di loro vuole, però, essere relegato alla stregua di un semplice “veicolatore di bit”, ma ogni tentativo imporrebbe modifiche ai modelli di business.
Stanno intanto emergendo i problemi connessi agli operatori attivi solo sul mercato 3G, che devono acquisire quote di mercato rubandole a quelli già presenti. In questo scenario, nel quale anche standard come Bluetooth e J2Me stanno avendo grosse difficoltà, Gartner ritiene che avverrà un consolidamento degli operatori che dovrebbe portare a tre il numero per nazione e, nel lungo periodo, tre operatori presenti in tutta Europa. Sempre secondo gli analisti, il 2003 vedrà una lenta crescita del 3G, la cui inaffidabilità renderà dominante la piattaforma 2,5G (Gprs). Quali, quindi, i consigli? Non siglare contratti a lungo termine e prevedere solide clausole di recesso, in particolare per la trasmissione dati, negoziare prezzi e contratti realistici (se possibile a livello internazionale); considerare il Gprs come la massima prestazione ottenibile dalla rete; per quanto riguarda Bluetooth, utilizzare un unico fornitore hardware e considerare i problemi della sicurezza.


Come andranno i servizi

Il 2003 per il settore dei servizi, seppure in crescita, rimarrà secondo Gartner «il più duro dai primi anni 90 – sostiene Roger Cox, vice president di Gartner -. Ibm/PricewaterhouseCoopers è solo un esempio di un mercato che si attende fusioni simili anche nel 2003».

Fra le possibili aree il più promettente sarà quello dell’outsourcing, con particolare focalizzazione sui mercati delle utility, della Pubblica amministrazione e delle piccole e medie imprese. Tutti i progetti dovranno avere una specifica collocazione di business e un Roi estremamente breve. Il 2003 vedrà anche la crescita del settore del Business process outsourcing (Bpo) in previsione di un suo consolidamento nel 2004. Come per la gestione di budget, anche per i servizi si dovrà privilegiare la qualità delle realizzazioni e la credibilità del fornitore verrà misurata dagli analisti finanziari in base al numero di contratti positivi a lungo termine.


Le attese per il software

Gli anni dal 2001 al 2004 stanno rappresentando un enorme rimescolamento nel mercato del software, in seguito ai massicci investimenti di software effettuati tra il 1998 ed il 1999. In particolare gli anni dal 2000 al 2002, con la diminuzione dei budget e degli investimenti in tecnologia, porteranno al consolidamento di interi segmenti del mercato software. «Entro il 2004 – secondo Betsy Burton, vice president di Gartneril 50% fra le maggiori 50 società di software sarà scomparso a causa di fusioni, acquisizioni o per semplice chiusura».
Questo periodo sarà seguito da un oligopolio di pochi vendor fino al 2007, momento in cui è prevista la rinascita di un mercato diversificato con l’ingresso di nuovi player.
Nonostante tutto Gartner prevede nel 2006 una spesa di circa 105 miliardi di dollari in nuove licenze software.
Gartner consiglia di considerare ogni trattativa come un’opportunità, coinvolgendo il vendor nel processo di business, costringendolo a spiegare bene come intende soddisfare le richieste del cliente. «In questo momento particolare – sostiene ancora la Burton – è importante una corretta interpretazione dei segnali reciproci circa le necessità e le garanzie obbligatorie. Per questo è più che mai importante considerare come primario il rapporto umano, per evitare di allungare inutilmente i termini di una trattativa».


Calano i player dell’hardware

Il margine dei fornitori si sta sempre più assottigliando e l’unica soluzione per i produttori è quella di ridurre i costi necessari alla commercializzazione. La situazione di mercato porterà poi alla riduzione dei budget per la ricerca e sviluppo con il risultato che avremo piattaforme più standardizzare e con un tempo di vita medio più lungo.
Il personal computer continuerà comunque a essere la piattaforma di riferimento per tutto il 2004 riducendo, di fatto, lo spazio ai nuovi dispositivi emergenti.
Al Symposium di Cannes gli analisti suggerivano di tenere sotto controllo la situazione finanziaria del proprio fornitore di hardware e di inserire precisi Sla (Service level agreement) all’interno dei contratti in quanto si prevede che entro il 2005 almeno tre fra i dieci più grandi produttori di personal computer non avranno più un ruolo attivo in questo mercato. In previsione di queste evoluzioni è opportuno standardizzare le piattaforme hardware e utilizzare prodotti di asset management per gestire al meglio il prolungamento della vita delle apparecchiature hardware. Poiché Gartner prevede una sostanziale stagnazione dei budget per l’hardware, è importante privilegiare gli investimenti sulle reti, aumentando maggiormente la banda e un po’ meno la capacità di calcolo.


Conclusioni

Tutti i temi trattati nel Symposium/Itxpo 2002 avevano lo scopo di dimostrare la sempre maggiore convergenza fra Information technology e business dell’azienda. Questa situazione deve essere vissuta dai responsabili dei sistemi informativi e dal top management in uno spirito di collaborazione nella quale lo scopo dei tecnici è quello di dimostrare il reale valore delle scelte e degli investimenti in tecnologia. Fra i punti chiave dei prossimi sei/dodici mesi, secondo Gartner, ci dovranno essere una corretta priorità nella gestione dei progetti, valutando bene quali possono essere eventualmente interrotti e ripresi senza danni, e un loro riposizionamento privilegiando quelli che portano a un ritorno nel breve termine. Determinante sarà anche la capacità di pensare a una gestione dell’azienda comprimendone i cicli, ottenendo così un notevole risparmio di tempo e, di conseguenza, di denaro.

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