Per Fastweb multa da 200.000 euro

L’Autorità garante commina una sanzione da 200.000 euro per gli eccessivi ostacoli posti all’esercizio del diritto di recesso.

E’ una ammenda da 200.000 euro quella comminata dall’Autorità Antitrust a Fastweb per violazione del Codice del Consumo.

Secondo quanto si legge sul bollettino settimanale dell’autorità, a Fastweb si imputa l’imposizione “di ostacoli all’esercizio del diritto di recesso e la sollecitazione di pagamenti per servizi non più richiesti dagli utenti, effettuata anche mediante il ricorso a procedure di esecuzione coattiva, in caso di mancata corresponsione delle somme fatturate ai consumatori e dagli stessi contestate“.

Tradotto in altri termini, l’Autorità ha contestato a Fastweb non solo la lentezza nella disattivazione dei suoi servizi, dal telefono alla tv a Internet, ma soprattutto il fatto di aver continuato a emettere fatture e dando mandato alle società di recupero crediti di riscuotere coattivamente cifre non dovute da clienti che avevano presentato regolare disdetta scritta e telefonica.

Non solo.
Pur essendo consapevole del problema esistente, secondo l’Autorità Fastweb “non ha previsto alcuno strumento gestionale per la tracciabilità delle richieste di disdetta e degli eventuali reclami ad esse conseguenti, per informare adeguatamente i consumatori sullo stato della disdetta in fase di lavorazione e per evitare non solo l’imposizione di oneri economici, altrimenti connessi alla prosecuzione del rapporto contrattuale, ma anche la costituzione in mora del consumatore al fine di recuperare l’insoluto tramite società di recupero crediti“.

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