Pentium 4 a 3 GHz, prove di Hyper-Threading

Il Pentium 4 con Hyper-Threading costa caro e offre un incremento marginale di prestazioni, ma è l’arma di Intel per distanziare AMD prima che la rivale presenti le Cpu del 2003

Un sondaggio di Harris Interactive commissionato da Intel sostiene che il
75% di noi utenti usa il PC in modalità multitasking, la cui forma più
frequente sarebbe “eseguire un videogame durante la masterizzazione di un CD”.
Di fronte a tanta audacia non stupisce che “circa il 50% degli utenti che
possiedono un PC da almeno tre anni afferma di non ritenere i computer
precedenti in grado di gestire più di un’attività ad elaborazione intensiva alla
volta”.
Il comunicato stampa che presenta il nuovo P4 da 3 GHz con
Hyper-Threading di Intel prospetta incrementi di prestazioni fino al 21% con
alcune particolari combinazioni di programmi, come il missaggio di musica e
l’editing video simultanei. Anche “Photoshop può essere esguito a una velocità
del 21% più elevata durante la scansione antivirus con MacAfee”.


 Il P4 a 3 Ghz per ora costa 637 dollari per 1000 pezzi.
L’Hyper-Threading entra in scena su un P4 per desktop con ampio anticipo
rispetto alla prevista seconda metà del 2003, dopo essere stato introdotto sugli
Xeon per server e workstation, dove non sembra avere avuto grande successo, come
rivela l’articolo “Hyper-threading,
funzionalità inutile?”
.
L’interpretazione in chiave marketing dell’Hyper-Threading può farci sorridere,
ma a tagliare la testa al toro provvedono i numerosi laboratori che nei giorni
scorsi hanno reso pubbliche le misure di prestazioni con il nuovo P4, con e
senza HT, anche a confronto con altri processori (tra cui singolo e doppio
Athlon).


I risultati sono assai interessanti e ve
ne forniamo un breve assaggio. Può essere utile premettere che la tecnologia HT
è stata introdotta nel P4 dopo che, diversi anni fa, Intel si accorse che le
varie unità di esecuzione delle Cpu venivano utilizzate in piccola percentuale,
perché raramente si riusciva a tenerle occupate simultaneamente. L’HT ha lo scopo di abilitare un maggiore parallelismo di esecuzione laddove il
software sia strutturato in moduli da eseguire in modo parallelo (il
multithreading è una sorta di multitasking all’interno dello stesso programma) o
l’utente sia in grado di eseguire parecchi task simultanei (come giocare a Quark
ogni volta che si masterizza un CD, P4 permettendo). L’HT richiede comunque un
sistema operativo multitasking (come Linux e Windows NT/2K/XP).


Qui finisce l’ironia e prendono la parola i numeri. Iniziamo dai numerosi test
eseguiti da Ace’s Hardware. Nella decodifica Mpeg-2 il P4 con HT attivato è stato
del 2,6% più veloce che con HT disattivato; con programmi eseguiti in parallelo
il vantaggio è stato, secondo i casi, dall’1 al 7%. In quattro casi di
codifica Mpeg-4 si sono ottenute variazioni di +20, +22, +3 e -31% (quest’ultimo è
un esempio di sovraccarico nella gestione dei thread, con sonora perdita
di prestazioni). Ace’s hardware illustra in dettaglio i vari casi e conclude che
in base all’esperienza acquisita ci si può aspettare un incremento di
prestazioni del 5-15% nelle attività multitasking (più programmi concorrenti). I test
sulle applicazioni multithreaded, come Lightwave, 3DStudio Max, Autocad
e Premiere mostrano di solito incrementi di prestazioni modesti, con qualche
eccezione come il motore di rendering 3D di Kribi, che ha fornito eccezionali
incrementi di velocità (grazie all’HT), compresi tra il 17 e il 32%. In alcuni
dei test l’Athlon è stato più veloce, in altri più lento. Dove l’Athlon vince a
mani basse contro il nuovo P4 è nelle applicazioni scientifiche, grazie alla più
potente unità floating point. Nei giochi il P4 ha un leggero vantaggio, ma l’HT
non fornisce incrementi apprezzabili di velocità. Il responso finale è che
raramente l’HT riduce le prestazioni, mentre di solito le incrementa di qualche
punto percentuale.
Dire che
con l’HT è come avere due Cpu
è un modo di dire, che non va preso alla lettera; non
ci si possono aspettare grandi vantaggi eseguendo contemporaneamente due applicazioni
pesanti, al contrario è di grande aiuto disporre di grandi quantità di
Ram del tipo più veloce possibile e di un chipset con due canali di
memoria.


Tech-Report offre un’ampia serie di misure che confermano il leggero beneficio
del P4 con HT, limitatamente a certe applicazioni e a combinazioni favorevoli
di parallelismo. Tuttavia i test Viewperf di OpenGL non hanno mostrato
apprezzabili guadagni dall’uso dell’HT; lo stesso vale per le applicazioni
aziendali del benchmark  Business Winstone, mentre nella creazione di contenuti
multimediali (CC Winstone), l’HT riduce addirittura le prestazioni.


Dopo una serie di prove, l’inglese Hexus conclude dicendo che le applicazioni
avvantaggiate dall’HT sono quelle con pesante I/O, che trasferiscono grandi
quantità di dati dentro e fuori la Cpu, come accade nei server, i primi che
hanno beneficiato dell’HT. I giochi per lo più non hanno vantaggi, al contrario
della codifica Mpeg-4. Non ci sono sensibili benefici se le applicazioni
monopolizzano le risorse di Cpu.


Per non deprimere gli entusiasti della “doppia cpu”, abbiamo lasciato per
ultimi i test eseguiti nel nostro laboratorio; per i dettagli vi rimandiamo
all’articolo su PC Open.





























































































P4 3
GHz


Hyper-Threading attivo


P4 3
GHz


Hyper-
Threading
non attivo


P4 2,8
GHz


Hyper-Threading non supportato

PC
Mark 2002
Cpu 7494 7478 6891
memoria 7637 7512 7341
disco 919 936 947
3D
Mark 2001 SE
15336 15389 14954
SPECviewperf 7
3dsmax-01 10,84 10,83 10,63
drv-08 32,02 32,02 31,93
dx-07 50,41 50,37 78,63
light-05 12,57 12,38 12,07
proe-01 11,97 11,99 11,7
ugs-01 7,422 7,411 7,182
Wolfenstein 3D 160,8 159,6 149,6

Nel complesso, pur con diverse sfumature, i laboratori
che hanno provato il P4 con HT trovano la nuova Cpu decisamente troppo costosa rispetto ai vantaggi, ma riconoscono
un leggero guadagno potenziale per i power user e una possibile strada futura
se le applicazioni verranno strutturate con thread paralleli. Da un punto di vista di
immagine, Intel sembra aumentare il distacco da AMD, anche se nei test l’Athlon XP
2800+ (non ancora facilmente reperibile) si difende abbastanza bene,
in attesa del Barton e della generazione Hammer. Anche la
soluzione con due Athlon MP è competitiva rispetto al doppio Xeon, ma nel complesso
AMD dovrà compiere uno sforzo per recuperare terreno e immagine.

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