I dati Gartner relativi al primo trimestre dell’anno confermano una crescita del 25% a livello mondiale, l’esplosione della domanda in Europa, il fenomeno Blackberry e il ritorno di Nokia.
Secondo l’analisi Gartner rilasciata oggi, nel primo
trimestre dell’anno, le vendite di Pda hanno registrato un
incremento del 25% rispetto al pari periodo dello scorso anno, toccando i 3,4
milioni di unità.
Secondo la società di analisi, si tratta della crescita più
significativa che il comparto è finora riuscito a mettere a segno, guidata
soprattutto dall’Europa Occidentale, il cui +84,3% a 1,3 milioni di pezzi
contrasta pesantemente con il +5% degli Stati Uniti, anch’essi a quota 1,3
milioni di unità.
Per altro, sempre nel periodo in esame, Gartner sottolinea
come il prezzo medio di vendita si sia ulteriormente alzato, attestandosi sui
406 dollari, con un incremento del 15% rispetto al pari periodo dello scorso
anno. In ogni caso il prezzo medio più alto dal 2000 a oggi.
Questi dati non
fanno che confermare un fenomeno emerso ormai da qualche mese: la generale
propensione verso i modelli di fascia più alta, dotati di funzionalità avanzate
come la connessione wireless.
E i dati di vendite del resto lo
confermano.
Secondo le stime Gartner, oltre 55% dei dispositivi venduti
integra funzionalità WLan o Gprs.
Se a queste due caratteristiche si
aggiungono anche l’interesse verso display di più grandi dimensioni o tastiere
Qwerty, ne risultano inevitabilmente modelli di fascia più alta, con
prezziunitari superiori.
Si conferma il fenomeno Blackberry, che con un
incremento del 75% anno su anno si posiziona al primo posto nella classifica dei
produttori, con 711.000 unità vendute e una quota di mercato del 20,8%.
Il
secondo posto spetta a PalmOne, che continua però a perdere terreno. 614.000 le
unità (erano 834.000 lo scorso anno) e una share del 18%.
Terzo posto per Hp,
con 601.000 unità e una share del 17,6%, seguita a sua volta da Nokia, che
rientra nel comparto con i modelli 9300 e 9500, e mette a segno vendite per
340.000 pezzi, e da Dell con 217.000 unità.
Sul fronte dei sistemi operativi,
Microsoft guadagna ulteriormente terreno confermandosi al primo posto con una
share del 46%. Al secondo posto Rim-Blackberry con il 20,8%, seguita da Palm Os,
che ha perso nel frattempo partner strategici usciti ormai dal
comparto.
Symbian e Linux si posizionano rispettivamente al quarto e quinto
posto, il primo con una share del 9,9% (identica dunque a quella di Nokia) e il
secondo al di sotto dell’1%.





