Pc e Adsl crescono nelle famiglie italiane

I dati Isae relativi ai 12 mesi da febbraio 2007 a febbraio 2008. La tecnologia più dirompente resta comunque ancora quella delle comunicaizoni mobili.

Sono stati pubblicati nella giornata di ieri i dati dell’indagine mensile Isae (l’Istituto di studi e analisi economica) sui consumatori italiani.

Ogni anno, nel mese di febbraio, l’istituo inserisce nel questionario anche alcune domande relative al possesso di beni tecnologici, che aiutano a costruire un quadro della situazione nel Paese.

Nell’arco di un anno, emerge dall’indagine, la dotazione tecnologica delle famiglie risulta significativamente aumentata, nonostante un quadro economico non proprio favorevole. 

La quota di famiglie che possiede un personal computer passa dal 45,3 al 49,6%, mentre quella relativa al collegamento internet dal 38,7 al 43,1%, tre quarti delle quali con connessioni a banda larga.


Questi dati sono ancora più interessanti se parametrati con altre rilevazioni fatte dallo stesso Istituto negli anni passati.
Fino al 2004, Isae monitorava anche il tasso di penetrazione del telefono cellulare: nel 1998 la percentuale di possessori era pari al 33%, l’anno successivo aveva toccato il 48% e nel 2004 il 78%.
Di converso, il tasso di diffusione del personal computer è decisamente più lento: a partire dal 1998, sono stati necessari sei anni per passare dal 24 al 50%.
Per quanto riguarda invece l’accesso a Internet, in quattro anni, dal 2001 al 2004, la quota di quanti hanno in dotazione una connessione internet è passata dal 29 al 41% ma non ha ancora raggiunto il 50% (43% nel 2008).


Passando agli altri beni, il possesso del Dvd sale dal 46 a oltre il 52%, quello delle televisioni ad alto contenuto tecnologico dall’8,8 al 18,3% e quello del collegamento satellitare o digitale terrestre dal 17,8 al 29,9%.

Interessanti anche i tassi di adozione di fotocamere e videocamere digitali, che passano dal 28,8 al 36,1, e dei navigatori satellitari, che passano al 5,2 all’8,6%.
Tuttavia, l’Isae sottolinea come le crescite siano meno dirompenti di quanto lo furono negli anni passati altre tecnologie, quella cellulare in testa.

Una sezione dello studio viene dedicata al divario digitale, fondamentale per comprendere in toto le dinamiche in atto. 
Isae sottolinea due istanze dalle quali non si può prescindere: il costo, in genere piuttosto elevato, delle nuove tecnologie, le rende soprattutto in una fase iniziale appannaggio solo di determinate classi di reddito; la loro complessità, d’altro canto, le rende accessibili solo a chi ha una adeguata preparazione.
Isae sottolinea anche una sostanziale differenza tra beni sostituitivi di tecnologie esistenti ormai obsolete (tv LCD/Plasma, tv satelllitare, DVD, apparecchi foto-video digitali, internet a larga banda), e altri effettivamente “nuovi” come il Personal Computer, il collegamento internet, che portano con sè complessità tecnologiche maggiori.


 

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