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Passepartout PassBuilder apre al mobile

Passepartout ha reso disponibile in versione beta PassBuilder.
A nove mesi dalla promessa al canale di un tool composto da istruzioni ed elementi per creare applicazioni in ambienti mobile, il presidente della software house di San Marino, Stefano Franceschini, ha dettagliato in occasione di Passworld 2016, annuale appuntamento di Passepartout con i partner di canale, i contorni di «una piattaforma completa di sviluppo costituita da Sprix e Collage rivisti e potenziati in ottica Web e mobile».

Passepartout_FranceschiniAl suo interno, PassMobile consentirà ai partner di proporre sia Web app, sia applicazioni con funzionalità offline sincronizzabili su tutti i dispositivi mobile con il sistema informativo aziendale dei clienti aumentando ulteriormente la possibilità di personalizzare e verticalizzare autonomamente Mexal, il gestionale per le piccole e medie imprese proposto da Passepartout.
«Una parte di Sprix – ha proseguito Franceschini – sarà, poi, orientata a interfacciarsi con i Web Services, mentre DataTrek permetterà di navigare i dati in maniera ottimizzata e MyDB consentirà di creare dati in simbiosi con le applicazioni».

Sharing economy per operare alla pari con Passepartout

Decisa a offrire strumenti utili a consentire ai partner di operare alla pari, Passepartout si posiziona, sempre di più, come fornitore di soluzioni.
«A breve – è l’ulteriore conferma –, Sprix Collage IoT consentirà di collegare oggetti nella produzione, mentre con PassBuilder i partner potranno mettere a punto delle PassApp, pezzi di programma che potranno essere vere e proprie applicazioni indipendenti dal sistema operativo e dai dispositivi in uso».
Una volta validate da Passepartout, le app proposte dai partner saranno rese disponibili all’interno di PassStore, un unico repository per ampliare il portafoglio delle opportunità lasciando libero il singolo partner di scegliere se condividere la propria app gratuitamente o con un costo licenza.
Passepartout_RossiAl suo interno, a oggi, Passepartout ha già realizzato Raccolta Ordini e Customer Care che, nate online, operano offline e si sincronizzano online, mentre l’invio telematico del registro dei movimenti degli oli minerali e la dematerializzazione del registro degli zuccheri per alimenti rappresentano un efficace connubio con i partner.
«Un’ulteriore conferma – ha sottolineato Corrado Rossi, direttore commerciale della software house sanmarinese – che Passepartout non farà tutto da sola: PassBuilder e PassStore rappresentano, in primis, strumenti di relazione per i quali abbiamo già strutturato, con PassAcademy, un processo di trasferimento di competenze ai partner su mercati e tecnologie. L’intento, ancora una volta, è mettere a frutto le competenze messe punto dai partner in specifici settori di mercato per arrivare, prima e meglio, al risultato attraverso un modello di sharing economy, in cui Passepartout partecipa sia come vendor, sia come partner tra i partner»

Da BusinessPass a PassCom

Ma la Pmi non è l’unico target dell’offerta di Passepartout che, nonostante i risultati sotto le aspettative, per quanto riguarda BusinessPass, continua a guardare ai commercialisti con rinnovato impegno.
Da qui la scelta di rinominare l’offerta PassCom tracciando un’unica via per i partner «che, da ora in poi, passa dal convertire, avviare e assistere la soluzione esclusivamente dai nostri server, per i quali il costo dell’hosting è stato ridotto notevolmente».

Cresce il contributo dell’area Ho.Re.Ca.

Passepartout_ReffiInfine, in un fatturato fatto di “ricavi ricorrenti” dovuti ai rinnovi, Passepartout ha chiuso il 2015 in crescita del 6,5% rispetto all’esercizio 2014, «grazie al contributo significativo della parte Ho.Re.Ca.» come specificato da Barbara Reffi, amministratore delegato di Passepartout riferendosi, in particolare, all’offerta legata al Retail, per un totale di oltre 3.200 clienti attivi, cui si aggiungono i circa 19 mila utenti ascrivibili all’offerta Pmi e commercialisti di Passepartout.
Ancora in ambito Ho.Re.Ca., ma fuori dal PassStore che, al momento, riguarda esclusivamente l’offerta Mexal, gravitano già una serie di applicazioni disponibili su Google Play e App Store messe a punto dalla software house.

Tra loro: App Myself, destinata alle strutture ricettive per consentire ai clienti di velocizzare il check, di App Client Web Menu e di App Comanda Smart per il mondo della ristorazione e dei servizi pubblici, mentre App Client Web Retail porta su tablet tutte le funzionalità del gestionale Retail.

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