“Partono le “”pagine gialle”” mondiali su Web”

Ibm, Microsoft e Ariba hanno ufficialmente annunciato l’avvio del progetto Uddi (Universal description discovery and integration), che portera alla creazione di una megadirectory mondiale per l’interscambio di informazioni fra aziende interessate all’e-busness.

Si concretizzerà in una sorta di "super pagine gialle" on line il
lavoro che Ibm, Microsoft e Ariba, con il supporto di altre 36
aziende, hanno avviato, mettendo a punto lo standard Uddi (Universal
description discovery and integration), confermando le anticipazioni
pubblicate
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qualche giorno fa; 001; A; 01-09-2000
x-fine-link
. Obiettivo del progetto è creare una gigantesca directory on line,
nella quale siano inserite tutte le aziende nel mondo che vi vorranno
aderire, con l’indicazione di qual è il business di riferimento e
quali protocolli sono usati per le transazioni e le comunicazioni.
L’iniziativa si inserisce nel mondo complesso e frammentato di
Internet, per offrire uno strumento in grado di evitare dispersioni
nel momento in cui un’azienda cerca partner o fornitori. Dunque, si
tratta di un’idea strettamente business-to-business, destinata a
creare un marketplace mondiale, al quale le aziende potranno aderire
gratuitamente, fornendo i dati e le informazioni che riterranno
necessarie. Uddi è basato su Xml e contiene elementi di Soap (Simple
Object Access Protocol), specifica quest’ultima elaborata da
Microsoft. Per aiutare le aziende con indirizzi Uddi a trovarsi, i
membri fondatori del progetto creeranno un "registro", ovvero un
database con opzioni di avanzate di ricerca, che dovrebbe servire
soprattutto per trovare nuovi clienti o fornitori, mentre non è
richiesto per le transazioni. La prima implementazione è prevista già
nel corso del mese di settembre e conterrà una lista-base di
categorie e servizi. Altre versioni del mega-registro dovrebbero
apparire nel marzo 2001 e nel successivo dicembre, con
caratteristiche più complesse, aggiunte per variare le tipologie di
operazioni B2B a ogni nuovo step. Dopo 18 mesi, tutto il progetto
dovrebbe passare sotto l’egida di un organismo di controllo degli
standard ancora non definito.
I promotori di Uddi hanno fatto sapere che, al momento, il sistema
contiene tre tipi di informazioni, divise in quelle che si potrebbero
assimilare agli elenchi, più o meno diffusi nel mondo, di pagine
gialle, bianche e verdi. Alla base, troviamo i nomo delle aziende, la
descrizione del business svolto e altre informazioni connesse
all’offerta e all’uso di servizi, così come alle tecnologie
supportate. Quelle che conosciamo come pagine gialle, aggiungono un
ordinamento delle aziende per aree geografiche e adottano gli attuali
codici governativi per categorizzare le tipologie di business, così
come i protocolli di denominazione internazionali per tecnologie e
altri elementi. Le pagine verdi, infine, aggiungono informazioni più
specifiche su quali tipi di documenti una società può ricevere, il
punto d’ingresso per le transazioni e le tecnologie con le quali
un’azienda interagisce e supporta.
Qualcuno ha fatto notare come quest’iniziativa possa creare
difficoltà all’interno della comunità Xml, andandosi a scontrare con
il già attivo gruppo ebXml, un’iniziativa supportata dall’Onu
attraverso Oasis (Organization for the Advancement of Structured
Information Standards). Questa entità sta tentando di sviluppare
specifiche nasate su Xml per l’e-commerce business-to-business, con
tanto di team di progetto incaricati di realizzare interfacce Xml
verso elenchi e repository di nomi.
Singolarmente composito è l’elenco delle aziende che, a vario titolo,
hanno aderito all’iniziativa. Ibm, Microsoft e Ariba forniranno
risorse per i nodi iniziali o i punti di raccolta dati, che
serviranno come dorsale del sistema. Nel gruppo di supporto troviamo
Compaq, Sap, Dell, Nortel, Andersen Consulting e American Express,
fra gli altri.Queste aziende aiuteranno lo sviluppo del progetto, per
garantirne l’apertura e correggere gli eventuali bug. Fa notizia
soprattutto la presenza di Sun, per una volta alleata di Microsoft. é
probabile che, in questo caso, l’azienda voglia controllare da vicino
gli sviluppi su Xml, poiché, in passato, non sono mancate le accuse a
Microsoft di "proprietarizzazione" del linguaggio, per legarlo
maggiormente a Windows. é stato il caso, ad esempio, di Soap, che Ibm
e Lotus hanno riscritto proprio per questo motivo. Brilla per la sua
assenza, invece, Oracle, che pure è un attore di primo piano nel
mondo dell’e-commerce e i cui prodotti sono utilizzati per lo
sviluppo di marketplace. C’è il rischio che dagli sviluppi Uddi resti
esclua una fetta della comunità business, che fa largo uso dei tool
Oracle, ma lo stesso costruttore rischia l’isolamento, via via che
Isv, consulenti e clienti andranno ad aderire alla directory Uddi,
quantomeno dopo la ratifica, attesa per il prossimo anno.

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