Partnerworld: blade, Soa e storage i focus di Ibm

Ma il ceo Samuel Palmisano invita anche a tenere d’occhio il Web 2.0. Il midmarket mercato principale di Big Blue

Dopo qualche anno di assenza, Samuel J. Palmisano, presidente e Ceo di Ibm
torna al PartnerWorld per sottolineare alla platea di Business partner riuniti a
St. Louis, nel Missouri per l’edizione 2007, la crescita e i profitti realizzati
nell’ultimo anno. Sono circa tremila aziende dagli Usa, cinquecento dall’Europa
e altri settecento circa dall’area Asia Pacific.



La crescita riguarda soprattutto il software e i servizi che nel 2006, a livello globale, hanno messo a segno un incremento, tramite il canale, dell’11% e dell’8% rispettivamente.
Questo grazie ai Bp e all’impegno di Ibm nel
midmarket, mercato “che a livello globale vale cinquecento miliardi di dollari con una crescita annuale del 6,5%” precisa Palmisano e le cui vendite sono passate per circa il 50% tramite i partner.
“Una percentuale che crescerà'”
promette il Ceo americano, visto che solo insieme ai partner Ibm può pensare di
essere competitiva in questo mercato, il quale per Ibm equivale a imprese da 100
a 999 dipendenti.



“Sono clienti importanti – continua il manager – che stanno cogliendo i cambiamenti in atto e che hanno bisogno di innovazione, competenze e soluzioni proprio come le grandi imprese”. Ma, a differenza di queste ultime, hanno un
accesso più difficile al capitale e dunque alcune barriere oggettive da
superare. Per questo Ibm viene loro incontro attraverso un’offerta semplificata
e ritagliata da hoc sulle loro esigenze, che i Bp potranno più facilmente
proporre.



Si tratta dell’Express Advantage
, un programma già introdotto sul mercato del Nord America lo scorso anno, ma ora arricchito di nuove offerte e soprattutto esteso a 23 nuovi Paesi tra cui l’Italia.
“Ogni anno spendiamo 2,5 miliardi di
dollari per supportare i partner
– spiega Ravi Marwaha, general manager Global Business partners di Ibm – mentre continuiamo a offrire strumenti come questo per facilitare il vostro lavoro”.
Intanto Ibm indica la strada da seguire per
i prossimi anni, dove l’innovazione la fa da padrona. Al proposito e’ ancora
Palmisano a citare diverse aree tecnologiche che rappresentano un’opportunità
per il canale: i blade server per i quali i partner possono
creare soluzioni ad hoc; le Soa (Service oriented
architecture), un settore in crescita che risponde all’esigenza di flessibilità
e velocità nei cambiamenti richieste dallo Small and medium business; lo
storage, dove Ibm è cresciuta del 7% nel 2006, attraverso i
partner, e dove il vendor ha superato Hp.


E ancora il Ceo cita un settore emergente,
rappresentato da Web 2.0
che i Bp sono invitati a tenere d’occhio.
E dunque con la promessa di continuare a
investire nel midmarket che nei prossimi tre anni diventerà il mercato
principale per Ibm, i Bp sono anche invitati a lavorare in un ottica di
collaborazione, seguendo la strada del Value Net Connections program, dando cioé
vita a una rete di aziende che, mettendo insieme le diverse competenze, siano la
risposta più completa a ciò di cui l’Smb ha bisogno.




“I Bp italiani in
particolare
– conclude Marwaha – sono tra i partner migliori e hanno già formato una value net molto forte per servire il mercato locale. Chi non ha ancora intrapreso questa strada, si chieda se dovrà attrezzarsi per rispondere ai cambiamenti dei propri clienti”.

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