Home Digitale La partita dell'ecommerce nel 2022 si giocherà nel campo del delivery

La partita dell’ecommerce nel 2022 si giocherà nel campo del delivery

Il ceo di Sendcloud evidenzia i sei trend  del delivery, che determineranno l’andamento delle consegne dei beni acquistati e quindi anche i successi dei retailer.

Nel 2020 dopo il conclamarsi della pandemia il numero dei pacchi inviati in tutto il mondo è cresciuto del 27%, trend che ha mantenuto il ritmo anche nel 2021, soprattutto nel primo trimestre. Oggi in tutto il mondo vengono spediti 3.248 pacchi al secondo e secondo le previsioni di Pitney Bowes il volume globale dei pacchi raddoppierà entro il 2026.

Al riguardo Rob van den Heuvel,  ceo di Sendcloud, realtà olandese che fornisce soluzioni logistiche alle aziende di e-commerce e che nel corso degli anni è passata da realizzare API al fornire una piattaforma in cloud completa per la gestione dell’intero processo di spedizione, ha individuato i sei trend che domineranno il sistema di delivery nel 2022.

Rob van den Heuvel, Ceo di Sendcloud

Il primo trend riguarda l’ultimo miglio, con nuove modalità di consegna e robotizzazione con veicoli a guida autonoma. Per stare al passo con il crescente volume di pacchi, un nutrito numero di rivenditori e corrieri sta iniziando a sperimentare la consegna robotica sotto forma di veicoli a guida autonoma, droni e robot di consegna.

Amazon ha infatti già investito quasi 530 milioni di dollari nell’azienda di auto a guida autonoma Aurora, così come DPD sta testando il primo veicolo di consegna autonomo, senza pilota, in Europa. Nel prossimo futuro vedremo quindi scomparire l’uomo dal processo di consegna a favore di un sistema automatizzato con protagonisti robot e veicoli elettrici.

Il secondo trend dice che la consegna flessibile diventerà la norma.

I consumatori stanno diventando sempre più esigenti e vogliono scegliere loro dove, quando e come ricevere il proprio pacco. Di conseguenza, oggi la domanda di consegna per il giorno stesso sta crescendo rapidamente e McKinsey stima che le consegne in giornata e quelle istantanee raggiungeranno una quota del 20-25% dell’intero mercato delle consegne entro il 2025.

Non a caso, secondo Sendcloud per l’81% dei consumatori la flessibilità è un elemento importante nelle opzioni di consegna, mentre un altro 67% richiede la possibilità di cambiare la fascia oraria di consegna anche quando il pacco è già in viaggio.

Per soddisfare questa richiesta di flessibilità, i corrieri stanno offrendo sempre più servizi di consegna premium. Per esempio, DHL ha lanciato un’app per assicurarsi che i clienti possano seguire le loro consegne in qualsiasi momento. Questa costante e sempre più frequente tendenza alla flessibilità diventerà quindi la norma e non potrà più essere ignorata.

Il terzo trend dice che l’address intelligence farà il successo del delivery. Con il crescente volume di pacchi, le mancate consegne stanno diventando un problema sempre più frequente. Questo causa frustrazione tra i consumatori e rappresenta anche un costo significativo per i rivenditori. I big data possono aiutare a rendere l’ultimo miglio di consegna più efficiente e ad aumentare le possibilità di successo della consegna.

Per bilanciare il cost-to-serve e ottimizzare il processo di consegna, l’address intelligence può aiutare a identificare reti e opzioni di consegna (e resi) alternative per aree specifiche. Il sistema è in grado di identificare già all’inizio del processo di acquisto come il cliente vuole ricevere il suo pacco. In questo modo, già nel checkout, i rivenditori possano assicurarsi che i processi logistici siano regolati secondo le esigenze dei consumatori. Nel futuro, quindi, rivenditori e corrieri si affideranno sempre di più all’address intelligence per adattare le loro catene di fornitura alle nuove esigenze di mercato e diventare così più efficienti.

Non può mancare il trend della sostenibilità del delivery. Con la firma del Green Deal europeo nel luglio 2021, osserva van den Heuvel, la ricerca di metodi di consegna sostenibili è più urgente che mai. Nel Green Deal, come primo passo verso la carbon neutrality fissata per il 2050, i paesi europei hanno accettato di ridurre le loro emissioni del 55% entro il 2030. Uno dei modi per raggiungere questo ambizioso obiettivo è quello di ridurre le emissioni dei camion per le consegne del 50%.

Molti corrieri stanno per questo cercando di rendere le loro operazioni più sostenibili. Non a caso, quest’anno DHL ha investito nei suoi primi camion elettrici e DPD intende distribuire i propri pacchi solo tramite veicoli che emettono poco o niente CO2 nelle 225 città più grandi d’Europa entro il 2025. Si prevede quindi che questa tendenza alla sostenibilità non farà che crescere nei prossimi anni.

Quinto: il tempo del delivery. I consumatori stanno diventando generalmente più pazienti quando si tratta dei tempi di consegna degli ordini online. Mentre nel 2020 i consumatori si aspettavano di ricevere i loro ordini entro un massimo di 4 giorni, ora sono disposti ad aspettare fino a 5 giorni. I tempi di consegna più richiesti e desiderabili sono quindi in evoluzione e dipenderanno da fattori e standard di sostenibilità sempre più complessi.

Sesto: il modello ad abbonamento: con sempre più consumatori che ordinano online, anche gli abbonamenti di consegna sono in aumento. La sottoscrizione a un servizio di consegna è infatti sempre più allettante perché premia il consumatore: più ordina, maggiore è il beneficio. Di conseguenza, entro il 2022, gli abbonamenti di consegna promettono di giocare un ruolo sempre più importante nella strategia di spedizione dei rivenditori online. Anche se oggi gli abbonamenti sono più diffusi solo presso i rivenditori e i marketplace più grandi, sarà una sfida per i piccoli rivenditori saper rispondere in modo appropriato a questa nuova tendenza di mercato.

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