Parte il motore di flusso di StreamBase

La società creata da Stonebraker si affaccia al mercato con la propria sublimazione del database relazionale.

StreamBase System, la nuova creatura di Michael Stonebraker, cioè colui che viene rietenuto il padre del database relazionale a oggetti (e che fu anche il creatore di Ingres, il db poi finito a Computer Associates e ora è open source) è arrivata a un punto di svolta.


Benché la società esista già da un anno e mezzo, il prossimo mese segnerà il vero debutto ufficiale nella comunità tecnologica, con il rilascio della versione 1.1 dell’omonimo sistema, un software che va oltre le normali capacità di processo di un database e che crea un ulteriore contenitore tecnologico a cui riferirsi: il data streaming in tempo reale.


StreamBase, secondo le parole di Stonebraker, punta a trasformare i flussi di dati in tempo reale in un vantaggio competitivo. Lo fa utilizzando gli stream Tcp/Ip, il messaging asincrono e quello binario.


Secondo il “grande vecchio del database”, il suo software può processare fino a 140mila messaggi al secondo, facendo affidamento per farlo su un normale pc, cosa che supererebbe di gran lunga le capacità di un normale database relazionale, che si fermerebbe a 900 messaggi al secondo.


Le aree di applicazione di StreamBase sono alquanto limitate per il momento: si parla di trading on line e di sistemi di posizionamento in uso ai militari, ma alle viste del management della società ci sono già applicazioni afferenti l’ambito produttivo di processo, il controllo delle frodi, il monitoraggio di banda in ottica di qualità del servizio.


Il software creato da Stonebraker può gestire anche data stream Xml mediante opportuno adattatore.


La società propone un modello a sottoscrizione, di circa 50mila dollari all’anno per Cpu.


StreamBase gira già su Linux e Solaris e presto lo farà anche su Windows.

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