Pagamenti, le micro imprese le più virtuose

Secondo uno studio redatto da Cribis D&B, nel secondo trimestre di quest’anno solo il 46,8% delle aziende italiane ha rispettato i tempi di pagamento. Il 49,3% delle piccole realtà è pagatore regolare, la percentuale scende al 26,5% nel caso delle medie imprese e al 14,2% tra le grandi aziende.

Nel secondo trimestre 2012, il 46,8%
delle imprese italiane
risulta puntuale nei pagamenti ai
fornitori
, una percentuale in crescita di 3,8 punti rispetto ad un
anno fa  ma sostanzialmente stabile rispetto al
trimestre scorso (46,6%). I dati emergono dallo Studio Pagamenti 2012 relativo al secondo trimestre 2012 di Cribis
D&B
, la società del Gruppo CRIF specializzata
nelle business information.

Il 3,5% delle imprese ha invece pagato con un
ritardo compreso tra i 30 e i 60 giorni oltre la scadenza, l’1,4% tra 60 e 90
giorni. Il ritardo grave (oltre 90 giorni medi) ha
riguardato lo 0,8%
delle imprese nazionali.

Per quanto riguarda la classe di
pagamento puntuale
, il trend registrato negli ultimi anni mostra
un progressivo peggioramento dalla quota di poco superiore al
50% del 2007 fino al record negativo del 2010, con un modesto 37,5%, per
risalire fino al 46,8% di fine giugno 2012.

Dall’analisi di Cribis
D&B emergono significative differenze nelle abitudini di pagamento in
relazione alla dimensione aziendale. Le micro imprese risultano essere le più virtuose con
il 49,3% di pagatori regolari, seguite dalle piccole che hanno saldato le
fatture alla scadenza nel 40,1% dei casi. Decisamente meno puntuali le medie
imprese, con il 26,5% di buoni pagatori, anche se i comportamenti di pagamento
più critici si registrano per le imprese di grandi dimensioni (meno numerose ma
con maggiori volumi di forniture), che solo nel 14,2% dei casi rispettano gli
accordi contrattuali con i propri fornitori entro i termini concordati.

Le performance sono molto disomogenee anche a seconda dei
settori merceologici considerati. Risultati
particolarmente positivi si registrano nell’Agricoltura e nei Servizi
finanziari
, con percentuali di “buoni pagatori” superiori al 53%, a fronte
di rilevazioni negative in particolare
per Commercio al dettaglio ed Edilizia
, con meno del 45,1% di imprese
virtuose.
Confrontando il D&B Paydex medio (l’indice sintetico
che valuta la performance storica dei pagamenti verso i fornitori) del 2007 con
la media di giugno 2012, inoltre, emergono forti peggioramenti nell’Edilizia,
nei Trasporti e distribuzione, nel Commercio al dettaglio. Evidenziano, invece,
un trend positivo i Servizi finanziari e l’Agricoltura.

A livello geografico, si registrano profonde
differenze nelle abitudini di pagamento tra i diversi territori. Il Nord
Est
si conferma la macro area del Paese più virtuosa,
con la percentuale più elevata di pagamenti puntuali (53% del totale), seguita
dal Nord Ovest (49,5%). Il Centro Italia si colloca al di sotto della media
nazionale con il 44,2% di imprese puntuali, mentre il Sud e Isole mostra la
situazione più critica, con solamente il 37,9% delle imprese che rispetta i
termini di pagamento contrattualizzati.

Nel confronto regionale, l’Emilia
Romagna
si conferma al primo posto con il 54,8%
di imprese puntuali
, seguita da vicino dal Veneto (52,3%). Tra i
migliori pagatori, a pari merito, salgono anche le imprese del Trentino Alto
Adige e Friuli Venezia Giulia (51,7%).

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