Paga la politica di innovare con un approccio prudente

Il responsabile dei sistemi informativi di Etro spiega come, con una rivoluzione tecnologica calibrata per risolvere le diverse necessità, sia stato raggiunto un buon equilibrio tra efficienza e investimenti. Grazie al Wi-Fi, i venditori inseriscono facilmente gli ordini in tempo reale.

In Etro Alberto Sessa ci è capitato per caso, dopo una lunga esperienza nel settore It, tra multinazionali e avventure imprenditoriali personali. Sessa si definisce “un ingegnere in un mondo di pazzi, dove o ti adegui o non vivi”. Per caso, dicevamo, è arrivato a capo dei sistemi informativi di Etro, nota azienda italiana del settore moda. “Mi hanno chiesto una consulenza – racconta Sessa -, una mano per capire cosa avevano in casa e se era il caso di rivedere l’infrastruttura It. Quando sono arrivato, nel 1996, c’era un solo pc a disposizione di un dipendente particolarmente “curioso”, a parte gli amministrativi. Ora tutti i 220 dipendenti hanno un computer e usano almeno i classici strumenti office, navigano su Internet e sfruttano la posta elettronica”. L’azienda è un esempio di gestione padronale, molto oculata e concreta, che ha dato i suoi frutti, vista la crescita di fatturato registrata negli ultimi anni, ma il piglio padronale non fa rima con presunzione o ostruzionismo all’innovazione, anzi. Come in tutte le aziende del settore moda, è necessario essere creativi e fortemente dinamici. Largo alla tecnologia, dunque, quando serve realmente e se è trendy è anche meglio. “Non ho un budget annuale – afferma Sessa -, quando ho bisogno di qualcosa o quando ritengo che il Roi di un certo progetto possa essere veloce, vado e ne parlo. Etro segue la politica di una “innovazione tecnologica prudente”, ovvero razionalità nell’investimento senza strafare. Generalmente la proprietà accetta le mie proposte e una delle domande più frequenti è: “Ma la concorrenza ce l’ha?” Se rispondo di sì è fatta”. La struttura It di Etro si è sviluppata da un classico sistema di tre As/400, legati alle tre anime del gruppo, i tessuti stampati, i prodotti finiti e la catena di negozi. Oggi i server sono sette, tutti su piattaforma Windows come i desktop usati dai dipendenti e dai punti vendita sparsi in tutto il mondo. “Se una volta il gestionale era l’anima di tutta l’infrastruttura applicativa – ricorda Sessa -, ora ha un valore minore, la nostra attenzione è puntata su altri tool di cui possono beneficiare alcuni comparti specifici, come nel caso degli applicativi per il controllo dei processi di workflow e di gestione. Attività, queste, finora demandate alle società di consulenza, che ci piacerebbe avere in casa”. “Innovazione prudente” significa, per esempio, che i modelli vengono disegnati ancora completamente a mano, senza uso di Cad, bi e tridimensionali. “L’unica innovazione tecnologica che sono riuscito a introdurre tra i creativi – ricorda Sessa -, è un plotter per stampare i disegni delle camicie in modo da verificare se gli stampati combacino perfettamente dopo il taglio e la modellazione. Nonostante il plotter, però, per essere sicuri i ragazzi usano ancora i manichini”.

La rivoluzione nello showroom


Un altro comparto che ha subìto, volentieri, la ventata di “innovazione prudente” di Sessa è quello dei venditori degli showroom e degli agenti che propongono la linea di cosmesi alle profumerie. “I nostri addetti agli showroom erano abituati a compilare un ordine di acquisto sui classici blocchetti che a fine giornata veniva riversato su un pc – ricorda Sessa -. Il metodo provocava degli errori e risultava estremamente lento. Abbiamo deciso, allora, di studiare un’alternativa più funzionale. Ci siamo rivolti a Ellipse per studiare un progetto di migrazione verso un order-entry automatizzato, escludendo in questo caso le soluzioni adottate dai competitor, come i lettori di codici a barre o le tecnologie a radiofrequenza. All’inizio abbiamo avviato una sperimentazione, che con il senno di poi ho verificato essere poco efficace, per due stagioni. Durante la prima stagione abbiamo dotato alcuni venditori di pc portatili in parallelo agli altri, che continuavano a usare i sistemi tradizionali. Nella seconda stagione tutti i venditori avevano i computer portatili, ma ci siamo resi conto che non erano gli strumenti adeguati. Durante la terza stagione, dunque un anno e mezzo dopo la partenza del progetto, abbiamo investito nei Tablet Pc di Fujitsu-Siemens e nell’applicativo di acquisizione degli ordini Order A, sviluppato da Ellipse e abbiamo ottenuto quello che ci eravamo prefissati”. Il manager non nasconde l’entusiasmo, la soluzione è piaciuta a tutti i venditori al punto che è stata subito implementata anche negli showroom di New York. L’ultimo passo della transizione verso l’acquisizione automatizzata degli ordini è stato raggiunto grazie al Wi-Fi che evita anche l’ultimo ostacolo relativo alla sincronizzazione dei dati. “In precedenza – prosegue Sessa -, i venditori sincronizzavano gli ordini inserendo il Tablet nella docking station collegata in rete, ora, grazie al Wi-Fi, lo possono fare in tempo reale”. La soluzione proposta da Ellipse non ha richiesto una formazione particolare, grazie alla semplicità dell’applicativo e al fatto che il dispositivo è predisposto per essere utilizzato subito come strumento di data entry. “Ero preoccupato – confida il manager -, perché se gli strumenti avessero richiesto una formazione articolata mi sarei trovato obbligato a rifarla ogni volta che il personale cambiava, cosa molto frequente tra i venditori. Invece i dipendenti imparano subito da soli a lavorare in questo modo”. C’è stato anche un tentativo di dotare della stessa piattaforma gli agenti che vanno in giro per le profumerie ma, in questo caso, ci sono delle difficoltà. “Gli agenti sono contenti di usare i Tablet ma lo fanno a casa – afferma Sessa -, l’acquisizione degli ordini di fronte al cliente con questo strumento risulta troppo scomoda perché spesso devono stare in piedi in negozio e hanno poco tempo. Inoltre la batteria di questi dispositivi non garantisce loro sufficiente autonomia e dovrebbero portarsi dietro anche una stampante portatile”. I dati acquisiti dai venditori vengono inviati all’As/400 che gestisce ancora la contabilità, previa verifica dell’ufficio commerciale.

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