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OVHcloud inaugura il primo data center in India, a Mumbai

OVHcloud, specialista europeo del cloud, annuncia l’apertura del suo primo data center in India, consolidando i propri piani di sviluppo nell’area Asia-Pacifico che prevedono la realizzazione di altri due data center a Singapore e in Australia entro il prossimo anno.

La nuova struttura di Mumbai, che amplia la rete internazionale di data center di OVHcloud, si inserisce nel piano strategico globale annunciato recentemente che prevede la costruzione di 15 nuovi siti entro il 2024. L’espansione su scala globale offrirà ai clienti di OVHCloud soluzioni cloud aperte, sicure, sovrane e sostenibili per affrontare le crescenti sfide digitali.

L’annuncio – sottolinea OVHCloud – giunge in un momento cruciale per la regione Asia-Pacifico, che ha assistito a un aumento nell’adozione del cloud in un contesto di maggior controllo normativo sulla sovranità dei dati e sulle questioni ambientali. In particolare, per l’India la trasformazione digitale basata sul cloud sta determinando una crescita esplosiva dell’economia digitale nazionale, che supera già di 2,4 volte la crescita dell’economia complessiva.

Inoltre, nell’ambito della campagna governativa Digital India che dedica grande attenzione alla trasformazione digitale su scala nazionale, i settori delle imprese e del governo sono entrambi destinati ad affidarsi sempre di più dal cloud.

Michel Paulin, Chief Executive Officer di OVHcloud
Michel Paulin, Chief Executive Officer di OVHcloud

“Stiamo ampliando la nostra presenza nel mercato Asia-Pacifico, una regione che ha registrato una crescita sorprendente della propria economia digitale. L’India, Singapore e l’Australia rimangono mercati cruciali che stanno determinando questa ascesa dal punto di vista della trasformazione aziendale e dell’innovazione digitale. La sovranità dei dati e la sostenibilità continueranno a essere priorità fondamentali da bilanciare con le esigenze digitali in rapida evoluzione.

Siamo certi che i nuovi data center rafforzeranno ulteriormente l’obiettivo di OVHcloud di diventare il cloud provider di riferimento per i clienti di questi territori, consentendo loro di rimanere conformi alle normative locali e beneficiando al contempo della nostra proposta unica di un cloud aperto, reversibile e sostenibile”, ha dichiarato Michel Paulin, Chief Executive Officer di OVHcloud.

Il nuovo data center di Mumbai offrirà alle imprese indiane un supporto potenziato attraverso capacità di calcolo e di storage locali, per soddisfare le esigenze di compliance dei dati in continua evoluzione. Tutto questo avviene in un momento in cui il Governo Indiano si sta impegnando a introdurre normative specifiche sulla protezione dei dati per accompagnare la crescita dell’economia digitale.

La National Data Governance Framework policy, il Digital Personal Data Protection Bill e le IT Rules, introdotte negli ultimi due anni, hanno lo scopo di conciliare l’impegno nella governance dei dati con lo sviluppo dell’innovazione basata sui dati che favorirà ulteriormente la crescita dell’economia digitale indiana.

L’apertura della nuova infrastruttura avviene anche nel momento in cui l’India assume la guida del G20 con il mandato “dati per lo sviluppo”, istituisce il Trade and Technology Council con l’Unione Europea per gestire la trasformazione digitale, le tecnologie “green” e il commercio e implementa normative sui dati. Tra queste rientra la già citata Digital Personal Data Protection  Bill che si conforma  agli standard internazionali di data security, tra cui il GDPR (General Data Protection Regulation), promuovendo  un rigoroso regime di protezione dei dati basato sul consenso. Grazie a queste policy, la data residency rimane un parametro di compliance cruciale per le aziende che offrono servizi finanziari e del settore farmaceutico, in particolare.

OVHcloud, precursore del cloud sostenibile, ha implementato 20 anni di innovazioni industriali, tra cui rientrano soluzioni di economia circolare e il water cooling su larga scala. Queste innovazioni disruptive consentono al Gruppo di ottenere le migliori prestazioni in termini di sostenibilità, afferma l’azienda, con un PUE (Power Usage Effectiveness) pari a 1,28 e un WUE (Water Usage Effectiveness) pari a 0,26. Grazie alla progettazione e realizzazione dei propri server, il modello industriale integrato di OVHcloud consente di realizzare un cloud sostenibile e personalizzato, con un CUE (Carbon Usage Effectiveness) pari a 0,2. Avvalendosi della tecnologia proprietaria di raffreddamento ad acqua refrigerata (water cooling) di OVHcloud, questo nuovo data center amplia ulteriormente le competenze tecnologiche e industriali del Gruppo, adattandosi alle condizioni climatiche tropicali.

“Considerato già uno dei nostri mercati più attivi nella regione APAC, l’India continua a dimostrare un notevole potenziale di crescita del business. L’implementazione strategica del nostro primo data center in India è una solida testimonianza di questo sviluppo, e una conferma del nostro impegno verso clienti e partner. La nostra nuova generazione di data center, unitamente a una potenziata capacità di calcolo e di storage scalabile, aumenterà la capacità di fornire ai clienti in India e nella regione, soluzioni cloud a elevate performance con un rapporto costo-prestazioni ottimizzato e prevedibile, anche in base all’evoluzione delle loro esigenze”, ha dichiarato Terry Maiolo, Vice President e General Manager, APAC, OVHcloud.

L’apertura del data center espande la presenza di OVHcloud, che dal 2020 ha un Point of Presence a Mumbai in grado di ridurre al minimo la latenza tra India ed Europa. La nuova infrastruttura permette ai clienti locali di beneficiare di un accesso quasi istantaneo ai propri dati e alle risorse cloud, adeguandosi alle sempre più stringenti normative sulla compliance dei dati.

Dopo quello in India, i clienti della regione Asia-Pacifico beneficeranno anche dei nuovi data center di Singapore e Sydney, la cui apertura è prevista nei prossimi due anni. Avvalendosi di queste integrazioni, i data center dell’Asia-Pacifico rappresenteranno sei delle 48 infrastrutture che compongono la rete globale di OVHcloud entro il 2024.

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