Ottimo il bilancio del primo anno per Telia

Il carrier nordeuropeo punta molto sull’offerta di larga banda, attraverso la rete pan-Europea in fibre ottiche “Viking Network”. In Italia si guarda con attenzione al mobile.

L’ex monopolista svedese, Telia International Carrier, si è affacciato in Italia da poco più di un anno, attratto dalle dimensioni del mercato e dall’evidente passione che il nostro popolo manifesta per la telefonia mobile e la navigazione su Internet. Una passione che in qualche modo ci accomuna alla cultura svedese, ma che permette anche a Telia di avere qualche chance nel proporsi quale fornitore di servizi Ip, capacità, voce, infrastrutture e servizi locali al mercato wholesale (carrier e Isp).
Come sottolinea Erik Heilborn, direttore generale di TIC Svezia, l’obiettivo dichiarato della società, che «nelle comunicazioni mobili è l’indiscusso leader dell’area nordica, con tassi di penetrazione molto elevati» è mettere a frutto le licenze di cui dispone per il Gsm e l’Umts in tutta la Scandinavia, vale a dire per Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia, ma anche con partecipazioni in operatori mobili dei Paesi baltici. A questo proposito conferma che «ultimamente abbiamo deciso di investire, pesantemente, sullo sviluppo della telefonia cellulare in Russia», un mercato che non esita a definire «molto, molto promettente» anche se per tanto tempo è stato considerato “a rischio”.
Se all’inizio degli anni ’90 tutti pensavano di poter andare nei paesi dell’Est per fare affari d’oro, la successiva crisi internazionale dei paesi dell’est ha fermato molti ambiziosi programmi di investimenti. «Ma noi – afferma Heilborn – abbiamo proseguito e oggi ci troviamo in una posizione vantaggiosa in vista del loro ingresso nella Ue».

A conferma di questa strategia, Heilborn rivela che nel 2002 la società «prevede di investire circa 150 milioni di Euro in progetti infrastrutturali prevalentemente in Russia, Polonia e nella Repubblica Ceka». Benché oggi Telia controlli circa il 70% della quota di mercato del traffico Internet internazionale russo e l’85% del mercato internet polacco, non si deve dimenticare che «sebbene il mercato stia crescendo, in Russia la penetrazione di Internet è ancora molto bassa». Tuttavia Telia sta già stendendo un cavo dalla Finlandia a S. Pietroburgo, dove in seguito acquisterà fibra dall’unico operatore russo oggi operativo sul territorio, per arrivare fino a Mosca.

La società, che è fra i principali leader europei nel trasporto di traffico Internet fra l’Europa e gli Stati Uniti, offre banda larga ad alta capacità e connettività “end to end” in tutto il mondo attraverso la sua rete pan-Europea in fibre ottiche “Viking Network”. L’infrastruttura, che si estende per 40.000 km connettendo, con cavi transatlantici, circa 50 principali città dell’Europa e degli USA attraverso 120 POPS distribuiti in 22 paesi, si basa su cavodotti multipli di cui uno solo è riempito con 192 fibre.

Per raggiungere l’attuale estensione, con cui diviene il principale operatore europeo nella fornitura di connettività IP tra l’Europa e gli Stati Uniti, Telia ha investito fondi propri per complessivi 1,3 miliardi di euro.
Come sottolinea Paolo Cacace, Vice Presidente Telia International Carrier Italia «nel panorama europeo, questa è l’unica società ex-monopolista che ha investito, in proporzioni non indifferenti, in una infrastruttura in fibra ottica internazionale». Un investimento che sta cominciando ad essere ripagato «perché l’essere proprietari della fibra che si estende da Mosca (S. Pietroburgo) agli Stati Uniti (S. Francisco) ci permette di avere un controllo molto elevato sulla qualità del servizio».

Punti di forza dell’offerta dell’operatore svedese, oltre alla disponibilità della rete proprietaria, sono i suoi servizi che, non solo incontrano il gradimento del mercato degli operatori di Tlc, Isp, Asp e fornitori di contenuto, ma esercitano una forte attrazione nel segmento delle corporate e delle grandi imprese multinazionali.
Per i servizi Ip, Telia dispone di TeliaNet, un backbone IP proprietario ad altissime prestazioni, la cui architettura permette una ridondanza perfetta. I collegamenti transatlantici sono costituiti da linee ad alta capacità (da 2 Mbps a 10 Gbps). Attraverso il backbone americano (anche questo di sua proprietà) Telia firma accordi di peering privati e peering pubblici con i più grandi operatori sui nodi di scambio internazionali, al fine di essere sempre in grado di offrire una connettività IP di eccellente qualità.
Sul mercato italiano, Tic Italy, presente con gli uffici e due Pop a Roma e Milano, è interconnessa ai maggiori operatori (nazionali e internazionali) e offre ai carrier e agli ISP nazionali lo stesso portafoglio della casa madre. Tra i principali accordi firmati in Italia, Cacace cita quelli siglati con Wind Tiscali, EdisonTel e Albacom.
Nel 2001 Telia AB ha raggiunto un fatturato annuale di oltre 6,2 miliardi di Euro con un organico di 17.700 dipendenti distribuiti in circa 30 paesi. Nella sola regione svedese, al 31 dicembre 2001, Telia ha fornito più di 3,4 milioni di linee telefoniche, 2,8 milioni di linee di telefonia mobile e 1.139.000 accessi ad Internet, 245.000 dei quali Broadband.

Concludendo, per Erik Heilborn «nell’odierno panorama delle comunicazioni, così turbolento,Telia è una delle società più solide dal punto di vista finanziario». Prova ne sia che l’indebitamento netto del Gruppo «corrisponde a 1 miliardo di Euro, una percentuale molto bassa rispetto alla media del mercato».

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