Ostacoli sulla strada di Aol-Time Warner

La fusione tra il colosso dell’accesso a Internet Aol e Time Warner desta grandi preoccupazioni negli Stati Uniti e in Europa.

Il Washington Post ha rivelato che la potente Federal Trade
Commission è preoccupata per le implicazioni monopolistiche
dell’ormai famosa fusione tra il colosso dell’accesso a Internet Aol
e Time Warner, la non meno imponente conglomerata mediatica. Secondo
il quotidiano la Ftc starebbe per disporre il blocco dell’operazione
per dare modo ai propri legali di assicurare le condizioni in base
alle quali l’azienda nata dal merger possa mettere liberamente a
disposizione di altri fornitori di contenuto le proprie
infrastrutture di accesso. Le paure riguardano soprattutto i servizi
Internet. Là dove Time Warner gestisce impianti di tv via cavo,
scrive il giornale, i regolatori temono che gli abbonati siano
costretti ad accettare solo i contenuti approvati da Aol-Time Warner
in cambio dell’accesso ai servizi super-veloci.
Dal suo canto, Aol ribadisce di essere fortemente impegnata a
garantire il libero accesso a contenuti altrui, citando tra l’altro
il caso del recente accordo stipulato con Juno Online Services,
società alla quale è stato concesso l’uso dell’infrastruttura via
cavo. Nonostante le rassicurazioni, per Aol si aprono tuttavia nuovi
fronti di scontro con le autorità vigenti. E non solo negli Stati
Uniti.
Recentemente, infatti, anche i regolatori dell’Unione europea hanno
deliberato che la proposta di acquisizione di Time Warner darebbe
luogo a una compagnia in forte odore di "posizione dominante" (leggi,
monopolistica). Il giudizio sarebbe contenuto in un documento di 45
pagine preso in visione dall’agenzia Reuters. Il documento potrebbe
aprire la strada a un fuoco di fila di negoziati tesi a limitare le
possibilità di discriminazione dei futuri concorrenti di Aol-Time
Warner in Europa. I rischi, dicono gli esperti della Commissione
europea, riguarderebbero in particolare i mercati della distribuzione
musicale online, del software musicale, degli accessi dial-up e a
larga banda a Internet e dei contenuti per la stessa larga banda. Per
la giornata di mercoledì 6 settembre è fissato un incontro a porte
chiuse tra rappresentanti di Aol, Time Warner e la Commissione.

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