Originali vs compatibili, un business ancora impari

Parlando a tu per tu con chi di mestiere rivende informatica e che come target di clientela privilegia utenti consumer e mercato Soho, un dato salta agli occhi: il business lo si fa ancora, e soprattutto, con i consumabili. Ed è un business faci …

Parlando a tu per tu con chi di mestiere rivende informatica e che come target
di clientela privilegia utenti consumer e mercato Soho, un dato salta agli occhi:
il business lo si fa ancora, e soprattutto, con i consumabili. Ed è un
business facile, «visto che nessuno può farne a meno»,
ci ha spiegato Ivan Papazian, direttore commerciale di Domotronica,
rivenditore d’informatica in provincia di Roma – . Una realtà che gli
affari li fa soprattutto con i compatibili (che pesano per circa il 30% sull’intero
fatturato) anche se, ci tiene a precisarlo: «Io prima propongo l’originale,
poi è il cliente che decide che cosa comprare»
. Come a dire
che non spetta a chi vende fare anche da promotore marketing spiegando il perché
e il per come sarebbe meglio spendere qualche euro in più per stampare,
per esempio, con cartucce originali. Specie se quel qualcuno deve già
pensare a tenere costantemente rifornito il magazzino perché «non
si può dire a chi ti entra in negozio cercando un consumabile: te lo
ordino. E questo è un problema che ha solo chi lavora con il mercato
consumer. Con le grandi aziende che programmano per tempo gli acquisti non si
pone, con buona pace dei fornituristi»
ha aggiunto il nostro interlocutore.
Che acquista consumabili soprattutto dai distributori dai quali si rifornisce
abitualmente per quanto riguarda l’hardware. «Specie se hanno un listino
di una certa dimensione»
.
E guai a chi parla di prodotti d’importazione straniera. Di strade facili,
soprattutto in questo mercato, ce ne sono. Con annessi e connessi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome