“Oracle “”corre”” con una propria Java Virtual Machine”

Dal noto produttore di database arriva una nuova Jvm proprietaria, realizzata con la benedizione di Sun. Caratterizzata da prestazioni superiori alla norma, a detta dei responsabili Oracle, la macchina virtuale si distingue per il supporto multipiattaforma.

Anche Oracle ha sviluppato una propria Java Virtual Machine (Jvm). Pur
rispettando, esternamente, tutte le specifiche dettate da Sun, con la
supervisione della quale è stata realizzata, la "macchina" è dotata
di un motore completamente ridisegnato. Un motore che, a detta di Mark
Jarvis, senior vice president marketing del Systems Product Group di
Oracle, "è progettato per la velocità, con un incremento delle
prestazioni di un fattore dieci".
Dimostra in parte l’affermazione il peso di memoria, che per la virtual
machine di Oracle è di 30 o 40 Kb per utente, da confrontare con i 3
Mb della versione Sun.
Con questa Jvm Oracle vuole superare i limiti che tradizionalmente
vengono additati alla tecnologia Java, in primo luogo la lentezza, e
vuole fondare le basi per costruire un’offerta dedicata al linguaggio
Sun. Innanzitutto, la software house statunitense intende porre la Jvm
sui propri database (il primo sarà Oracle 8.1, atteso per la fine
dell’anno), sugli application server e via via su tutte le piattaforme
supportate da Oracle. Per favorirne la diffusione, inoltre, la società
americana, pur continuando a pagare la licenza tecnologica a Sun,
potrebbe "subaffittare" il codice sorgente per consentire lo sviluppo di
ulteriori applicazioni.
Il rilascio di una Jvm da parte di Oracle è stato criticato da vari
concorrenti della casa statunitense, nonché accolto con un certo
sospetto da parte di alcuni analisti. Il problema sarebbe il proliferare
di Jvm, tutte compatibili con le specifiche Java, eppure tutte diverse.
Apprezzato dagli analisti, però, è il supporto multipiattaforma che
appare come peculiarità della Jvm di Oracle.
Gli sforzi di Oracle in chiave Java si sono anche concretizzati in
AppBuilder for Java 1.0, un componente della nuova JDeveloper Suite.
AppBuilder, costruito su tecnologia Borland, supporta l’integrazione con
Oracle 8, Sql, Oracle Application Server e diversi wizard.
JDeveloper Suite, che negli Usa viene venduta a circa 3.000 dollari,
consiste in una versione ridotta di Web Developer Suite e comprende,
oltre ad AppBuilder, Oracle Application Server, Oracle8 e l’editor Html
di Symantec Visual Page.

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