Oracle amplia la gamma delle opzioni in outsourcing

Il contratto di esternalizzazione si estende a database e application server Oracle 9i, con formule concentrate soprattutto sui nuovi ambienti.

Anche i server di database e applicativi Oracle 9i entrano a far parte della famiglia dei servizi in hosting offerti da Oracle ai clienti che preferiscono scegliere la strada della gestione in outsourcing delle loro applicazioni. Allargando ai due importanti prodotti il cosiddetto Oracle Technology Outsourcing Program, la società di Redwood Shores darà ai clienti l’opportunità di alleggerire gli oneri gestionali e finanziari che il controllo diretto di applicazioni tende a comportare. Parlando con i suoi clienti Oracle ha verificato che la spesa e le difficoltà legate alla gestione di un database emergono tra le preoccupazioni principali. In precedenza, gli hosted services riguardavano solamente le applicazioni della E-Business Suite, con programmi che coprono attività quali il Crm, la gestione delle risorse umane e la produzione manifatturiera.

Chi sceglie una formula in outsourcing potrà decidere se lasciare che Oracle gestisca delle applicazioni effettivamente custodite nei data center della stessa Oracle, oppure se affidarle il controllo di un software installato sui propri computer. Il contratto di esternalizzazione prevede anche l’assistenza nelle operazioni di migrazione verso il datacenter di Oracle. Le preoccupazioni sulla sicurezza, ammettono i responsabili dell’offerta in outsourcing, ha finora rallentato la diffusione di questo modello, ma oggi i clienti cominciano a temere maggiormente l’incapacità di riuscire a tenere sotto controllo infrastrutture di It sempre più complesse e costose. Le nuove formule Oracle si concentrano sull’outsourcing dei nuovi ambienti di Db e application server 9i. Le versioni precedenti vengono supportate, ma in questo caso il cliente viene incentivato a effettuare l’aggiornamento.

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