OpenOffice.org contro il logorio della vita moderna

L’ironia come arma di difesa.

Il 13 ottobre era stato diffuso un comunicato particolarmente divertente, riguardante la suite gratuita Open Office. L’Associazione PLIO ha deciso di festeggiare il settimo anniversario della comunità, che cade in un periodo di crescita particolarmente positivo per la suite, con una versione gratuita per gli studenti universitari italiani, che può essere scaricata liberamente per le piattaforme Windows, MacOS e Linux e ha una licenza illimitata e perpetua, che include tutti i futuri aggiornamenti e può essere trasferita anche agli eredi. (…)

La confezione, in materiale ecologico biodegradabile, viene generata durante la procedura di installazione con un particolare processo di rimaterializzazione, protetto da 235 brevetti internazionali che tutelano la proprietà intellettuale della comunità, frutto di anni di investimenti in ricerca e sviluppo.

Abbiamo deciso di lanciare questa promozione per gli studenti italiani nonostante la complessità dell’operazione finanziaria, che ha richiesto tutto il nostro impegno: si tratta infatti della prima volta nella storia in cui viene azzerato il prezzo di un prodotto gratuito“, afferma Davide Dozza, Presidente dell’Associazione Plio.

Oggi, mercoledì 17, ricevo da Italo Vignoli (Plio) una spiegazione per chi non avesse seguito le questioni che riguardano questo progetto Open Source. “Il tono ironico è stato una scelta precisa, per evitare di inasprire una polemica che è già nata all’interno di quelle università – un ambiente dove OpenOffice.org conta su un ampio numero di utenti e sostenitori – dove gli studenti hanno ricevuto un messaggio di posta elettronica che promuove l’offerta di un’altra suite per ufficio (con uno sconto dell’85% rispetto al prezzo di listino), direttamente al proprio indirizzo personale di ateneo, alla faccia – scusate l’espressione – delle più elementari norme sulla privacy“.

Facciamoci una risata… gratuita.

Leo Sorge – PiùBlog

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