Open Office – La suite open source si rinnova e arriva anche su Mac

Il problema Trovare una suite all’altezza di Microsoft, possibilmente gratuita La soluzione Utilizzare la nuova suite Open Office 3.0, che replica i programmi che si trovano nella suite office più famosa

Novembre 2008 È finalmente disponibile in download dal sito www.openoffice.org
e sul nostro DVD il nuovo OpenOffice.org 3.0, la suite open source di produttività
personale che mira a raggiungere sempre più utilizzatori, dalla casa all’ufficio,
dai professionisti alla pubblica amministrazione, come alternativa gratuita alla
più conosciuta Microsoft Office.

Le novità della versione 3.0
Dopo un lavoro di quasi un anno da parte di sviluppatori volontari, il nuovo
Open Office si mostra al grande pubblico con diverse novità: alla schermata
di benvenuto e all’interfaccia rivista e resa meno spartana, se ne aggiungono
altre più sostanziali come la compatibilità anche per il sistema
operativo Apple Mac OS X, il supporto per il nuovo formato ODF (Open Document
Format) 1.2, l’ultima versione standard ISO.

Attenzione posta anche all’interoperabilità con la suite Office
2007, Open Office è in grado di aprire i documenti con la nuova estensione
di Microsoft (.docx, .xlsx, .pptx).
Interessanti alcune funzionalità specifiche di alcuni moduli come quello
che permette di ridurre le dimensioni delle presentazioni di PowerPoint, utile
per esempio per spedirle via posta elettronica, o la possibilità di importare
file PDF nel modulo di elaborazione grafica, conservando l’aspetto originale
della pagina, sempre su questo fronte si possono creare documenti “PDF
ibridi”, che accumunano la grafica tipica del formato di Adobe con gli
elementi tipici di un foglio di calcolo o di un elaboratore di testo.
OpenOffice.org 3.0 installa automaticamente l’ultima versione di Java
(6.0 update 7): chi, per le ragioni più disparate, non volesse caricarla
sul proprio personal computer, può tranquillamente annullarne l’installazione
oppure impedirla a priori optando il setup “personalizzato”.

Con la nuova release di OpenOffice.org, i componenti di base (il word processor,
il foglio elettronico, il modulo per le presentazioni, quelli per la grafica
business, le formule e la gestione dei database) si legano ancor più
strettamente alle “estensioni”, attraverso le quali è possibile
estendere enormemente le funzionalità della suite per l’ufficio.
Grazie all’approccio architetturale modulare che è stato scelto
ed implementato in fase di sviluppo, chiunque è potenzialmente in grado
di aggiungere nuovi servizi e funzionalità al software opensource.
Lo speciale Extensions Repository raccoglie tutte le funzionalità
aggiuntive che possono essere installate per arricchire OpenOffice.org. Tra
le estensioni pubblicate più di recente vi è Sun Presenter
Console
. Ancora in versione beta e sviluppata appositamente per OpenOffice.org
3.0, Sun Presenter Console consente all’utente di utilizzare
nel modo migliore i due schermi per le presentazioni visualizzando sul proprio
personal computer la slide successiva, le note e la durata della presentazione,
senza che il pubblico possa vedere tali informazioni.

Altre estensioni degne di nota sono quelle che consentono di importare ed esportare
documenti da e verso la suite per l’ufficio fruibile online Google
Docs
; Sun Report Builder, che dà modo di creare report
dal DBMS di Open­Office.org – OOo Base – fidando su di un elevato livello
di personalizzazione; Sun Presentation Minimizer, per ridurre la dimensione
delle presentazioni in formato PPT e ODP.

Il documento ISO e il concetto di software libero
OpenOffice.org salva i documenti in un formato nativo, l’ISO/IEC 26300,
che è uno standard aperto che garantisce l’accessibilità
a chiunque, in modo perenne e senza alcun vincolo di proprietà intellettuale.
Il formato ISO/IEC 26300 ricade in ciò che l’Unione Europea, attraverso
l’European Interoperability Framework, definisce standard aperto, e ha
caratteristiche quali: la libertà di usare quel software per qualsiasi
scopo (anche a livello commerciale), la libertà di modificare il software
sorgente (per adattare il prodotto alle proprie esigenze); la libertà
di distribuire il software ovunque; la libertà di distribuire le modifiche
apportate.

Collaborazione ed estensione online
La collaborazione è un elemento che ha ricevuto diverse migliorie all’interno
degli applicativi: nel foglio di calcolo si può intervenire a più
mani tra diversi utenti, evitando i conflitti sulle modifiche, nell’elaboratore
di testi, ad ogni collaboratore viene assegnato un colore nei commenti per una
migliore riconoscibilità in fase di revisione.
Alcune aziende stanno anche lavorando per portare OpenOffice sul Web (on the
cloud, sulla nuvola), e nelle prossime settimane dovrebbero rilasciare il risultato
definitivo.
E se il tema della gratuità può essere un traino per la diffusione
nelle case, è proprio in ambito business che Open Office tenta la grande
scommessa, potendo già contare su diversi progetti realizzati nella pubblica
amministrazione e nelle scuole.

E non mancano nemmeno le realtà che offrono un servizio di formazione,
consulenza e assistenza ideale per le piccole e medie aziende, il che potrebbe
ampliare l’approccio dal totalmente gratuito a un servizio di assistenza
a pagamento, aprendo prospettive di business.

5 milioni di download come obiettivo
Obiettivo per il 2008 è quello di arrivare a 5 milioni di download, e
considerando che ad oggi siamo a quasi 3 milioni e 800 mila, con l’uscita
della nuova versione è probabile che si possa anche superare la cifra
prevista.
Grande soddisfazione dunque per la comunità italiana che come ci dice
Italo Vignoli, Responsabile Marketing del Progetto Linguistico Italiano, è
“l’unica community a tradurre e fare tutti i test di qualità
al proprio interno, ormai dalla versione 2.3”.
Per contribuire al progetto su base volontaria, si può far riferimento
a questa pagina http://it.openoffice.org/localizzazione/.

Carta
d’identità
Software: Open Office
Categoria: Lavoro
Versione: Freeware
Lingua: Inglese
Richiede
installazione :
S.O. Windows e Mac Os

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