Open data per la ricerca europea

Secondo la Commissione europea l’accesso aperto ai risultati della ricerca rafforzerà la capacità di innovazione dell’Europa. E giustificherà meglio il finanziamento.

La Commissione europea ha illustrato le misure per migliorare l’accesso all’informazione scientifica
prodotta in Europa. Un accesso più ampio e più rapido ai documenti e ai
dati scientifici dovrà aiutare i ricercatori e le imprese a sfruttare i
risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici.

L’Europa così dovrebbe ottenere un miglior rendimento degli 87 miliardi di euro annui di investimento in R&D.

In una prima fase la Commissione farà dell’accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche un principio generale di Orizzonte 2020, il programma quadro dell’Ue per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione per il periodo 2014-2020.

Dal 2014 informazioni aperte
A partire dal 2014 tutti gli articoli prodotti con finanziamenti di Orizzonte 2020 dovranno essere accessibili immediatamente
da parte dell’editore che li pubblicherà online (i costi di
pubblicazione potranno essere rimborsati dalla Commissione europea); da
parte dei ricercatori, al più tardi sei mesi dopo la pubblicazione (12
mesi per gli articoli nel settore delle scienze umane e sociali).

La Commissione ha raccomandato agli Stati membri di adottare un
approccio simile nei confronti dei risultati della ricerca finanziata
con i loro programmi nazionali.
L’obiettivo è rendere accessibile,
entro il 2016, il 60% degli articoli scientifici su lavori finanziati
con fondi pubblici europei secondo la modalità dell’accesso aperto.

La Commissione inizierà a sperimentare l’accesso aperto con i
dati raccolti nel corso delle ricerche finanziate con fondi pubblici (ad
esempio, i risultati digitali di esperimenti), tenendo conto delle
legittime preoccupazioni relative agli interessi commerciali o alla
tutela della privacy.

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