Olitalia, tracciabilità di filiera

Automatizzata la raccolta dati ed etichettatura con lo standard Indicod. Ce ne parla il responsabile It.

Olitalia è una società italiana specializzata nella lavorazione e nel confezionamento di oli alimentari, con un fatturato di circa 100 milioni di euro, di cui il 41% sviluppato in mercati esteri.

L’azienda è molto attenta alle innovazioni tecnologiche che possono migliorare il processo produttivo. L’impianto per il riempimento, dove l’olio di oliva è separato da quello di semi, è all’avanguardia, con una velocità di 18.000 bottiglie l’ora, tra le più elevate in Europa, e caratteristiche avanzate, come un dispositivo di controllo elettronico con telecamera, per la verifica di presenza di eventuali corpi estranei sul fondo della bottiglia (con scartatore automatico in linea), e un soffiatore per l’eliminazione di eventuali microparticelle.

Lo scorso anno, Olitalia ha realizzato un progetto di tracciabilità dei lotti che ha portato ad automatizzare la raccolta dati e l’etichettatura sulle proprie linee di produzione, in risposta a un’esigenza sentita sia all’interno dell’azienda sia dai clienti.

Oltre ad adottare lo standard Indicod Ean 128 per le etichette con i codici a barre, è stata implementata anche una codifica interna più dettagliata, che consente oggi di individuare con precisione tutte le diverse tipologie di prodotto.

«Si è trattato di un progetto complesso – spiega Alberto Fenati, responsabile It di Olitalia -. L’azienda ha quattro linee di produzione e 15 formati di prodotti, ognuno con logiche diverse. È stato necessario studiare bene come caratterizzare il prodotto e creare il processo per gestire il flusso di informazioni, prevedendo ogni imprevisto come i cambi d’ordine, e indagando tutti i casi possibili. Questa fase di analisi è fondamentale».

Il progetto è stato coordinato dallo specialista di supply chain Aton, che ha realizzato un software in grado di controllare i dispositivi automatici (applicatori e scanner) installati sulle linee di produzione.

In particolare, sono state impiegate macchine etichettatrici di Arca e il software di Aton AtPro, che poggia sul database Sql Server.

Il software si interfaccia con l’Erp Sinfo Pragma, utilizzato da Olitalia per la gestione della produzione, basato su database Oracle.

Il gestionale è stato adottato di recente, nell’ambito di un ampio progetto di revisione del sistema informativo dell’azienda.

Rispetto al passato, in cui la tracciabilità veniva effettuata manualmente a partire dai dati cartacei del piano di produzione, oggi tutte le informazioni sono immediatamente visibili sull’Erp e consentono di generare i movimenti di magazzino, migliorando l’efficienza. Inoltre, uno scanner in linea verifica l’etichetta posta sul fardello e la conformità delle informazioni. Se questi dati non sono leggibili, la linea di produzione si ferma, evitando che il problema emerga solo alla fine del processo.

«I commerciali inventano continuamente nuovi prodotti – conclude Fenati – e le informazioni da gestire e tenere sotto controllo sono sempre più numerose. Non è pensabile tenerle sotto controllo manualmente. Ora stiamo pensando di allargare gli orizzonti e rendere la soluzione AtPro sempre più nevralgica, realizzando un’interfaccia con un pallettizzatore e un marcatore».

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