Olimpiadi, scacco alla sicurezza

Una scelta discutibile, che elimina alla radice possibili alert. Ma è davvero l’unica strada?

Le Olimpiadi di Torino iniziano con una sconfitta.
Lo sci però non
c’entra nulla, qui si parla di sicurezza.
Quella sicurezza che il Toroc ha
deciso di garantire al massimo livello con una soluzione abbastanza semplice.


Fabrizio Bario, 24 anni, responsabile della sicurezza informatica del
comitato olimpico torinese ha dichiarato infatti che la principale soluzione
adottata è consistita nel separare Info2006 (l’Intranet sulla quale saranno
presenti tutti i dati della manifestazione) da Internet.

Alla
rete
– ha dichiarato al Sole 24 ore – potranno accedere solo i computer
predisposti dall’organizzazione
”.

In pratica l’Intranet non è
collegata a Internet e nessuno potrà accedervi on line.

Forse
l’esperienza di Atene (circa cinque milioni di alert di cui però solo una
ventina pericolosi) ha spinto a prendere una decisone che se non altro evita
carichi di lavoro eccessivi nella gestione della sicurezza.

Non sappiamo
quanto potrà fare scuola una scelta simile, ma rimane il fatto che in altre
situazioni le scelte sono state molto differenti.

E’ il caso di
ricordare il vertice Nato di Pratica di Mare quando la sicurezza venne garantita
da ItWay, una società italiana.

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