Nuovo MacBook Air con chip M4: 4 cose che ci piacciono e 2 che ci convincono meno

MacBook Air 2025

L’ultimo aggiornamento del MacBook Air, presentato da poco, ha reso ancora più interessante il popolare notebook d’ingresso del portfolio Apple, sia per i potenziali nuovi utenti Mac, sia per quelli esistenti.

L’upgrade di una macchina già apprezzata sia per il suo design che per le sue caratteristiche tecniche in relazione al posizionamento nel catalogo Apple, non aveva bisogno di stravolgimenti per farsi gradire.

C’è naturalmente l’atteso arrivo anche su questa linea di Mac del chip M4 di ultima generazione. E ci sono alcune novità nella dotazione, che sicuramente accrescono il valore e l’utilità del MacBook Air. Ma, come per ogni nuova versione di un dispositivo o di un software, ci sono anche aspetti che gli utenti avrebbero voluto vedere implementati o migliorati, e per i quali occorre invece attendere ancora.

Quelle che descriviamo sono le nostre valutazioni del tutto soggettive sulle novità che apprezziamo di più e su quelle che avremmo desiderato e che invece non sono arrivate. Valutazioni fatte al momento solo sulla carta e sulle specifiche Apple, in attesa dei test “su strada” nuovo MacBook Air con chip M4.

Non citiamo quello che è il vero e proprio fulcro dell’aggiornamento, cioè il chip M4, solo perché si tratta di un upgrade atteso e scontato. Vedremo che, attorno ad esso, ci sono altre migliorie degne di nota.

MacBook Air 2025Cinque cose che ci piacciono del nuovo MacBook Air

Un downgrade che apprezziamo: quello del prezzo

Al momento del lancio dei MacBook Air 13″ e 15″ con il chip M3, quasi esattamente un anno fa, il prezzo di partenza del modello base da 13 pollici era di 1.349 euro (e 1.249 euro per il settore Education). Quello del MacBook Air 15″ con chip M3 era di 1.649 euro (e 1.519 euro per il settore Education).

Ora, il prezzo del nuovo MacBook Air 13″ con chip M4 parte da 1.249 euro (e da 1.119 euro per il settore Education), mentre quello del MacBook Air 15″ con chip M4 parte da 1.549 euro (e da 1.419 euro per il settore Education).

Apple ha dunque lanciato sul mercato il nuovo modello a 100 euro in meno rispetto a quello precedente (e quello ancora prima), per entrambe le dimensioni dello schermo e nelle configurazioni di base. Ciò, con un chip attuale e più potente e con 16 GB di memoria unificata di default: la versione precedente aveva originariamente solo 8 GB di memoria unificata, che era stata portata qualche mese dopo a 16 GB. Il rapporto qualità/prezzo del notebook d’ingresso di Apple diventa quindi ancora più conveniente.

MacBook Air 2025Una tavolozza di colori diversificata e raffinata

Anche se il design non ha subito modifiche (non che ce ne avesse bisogno), arriva la nuova finitura in colore celeste che, dalle foto, sembra davvero gradevole.

Può sembrare un aspetto frivolo quello della finitura ma a nostro avviso non lo è: il MacBook Air può tranquillamente portare a termine anche attività di lavoro (chiaramente per i carichi che non richiedono la potenza computazionale e la dotazione proprie delle macchine Pro), ma è anche, per molti versi, un dispositivo “lifestyle”.

Come tale, apprezziamo che Apple allarghi il ventaglio delle opzioni di personalizzazione del look. Quindi, a prescindere dal nuovo colore celeste, che troviamo comunque molto attraente, la possibilità di scegliere tra quattro finiture diverse ci sembra apprezzabile, rispetto ai modelli Pro che è giusto che mantengano una maggiore sobrietà.

Tra l’altro, nel tipico stile elegante della società di Cupertino, Apple ha reso disponibile anche il Cavo da USB‑C a MagSafe 3 (2 m) – Celeste, che si abbina alla nuova finitura.

MacBook Air 2025Videocamera da 12 MP con Inquadratura automatica

Da quando il lavoro remoto ha assunto un’importanza molto più rilevante, anche la qualità della videocamera del computer – di conseguenza – ha un rilievo maggiore.

Dalla basilare videocamera FaceTime HD a 1080p della generazione M3, nel nuovo MacBook Air con chip M4 si passa a una videocamera 12MP Center Stage con supporto per le utili funzioni Inquadratura automatica, che mantiene in modo automatico l’utente sempre al centro dello schermo, e Panoramica Scrivania, che mostra contemporaneamente sia il viso dell’utente sia una vista dall’alto della sua scrivania, per migliorare, arricchire e rendere più efficaci le videochiamate.

Più memoria

Pur con una base predefinita uguale, il chip M4 del nuovo MacBook Air supporta fino a 32 GB di memoria unificata (contro i 24 GB del modello precedente), come opzione di configurazione. Certo, come sappiamo, non è un upgrade che costa poco, quello della memoria unificata.

Per espandere a 32 GB i 16 GB del modello base – operazione che può essere fatta solo al momento della configurazione precedente all’ordine – ci vogliono 500 euro. In ogni caso, è utile che ci sia questa possibilità. Il costo delle opzioni di upgrade rientra però tra le cose che apprezziamo di meno, e non solo della memoria unificata, come vediamo più avanti.

MacBook Air 2025Più display pilotabili

Il nuovo MacBook Air fornisce anche una maggiore flessibilità nel configurare una postazione di lavoro con display esterni multipli. Il nuovo modello con chip Apple M4 supporta simultaneamente la risoluzione nativa sullo schermo integrato e fino a due monitor esterni con risoluzione fino a 6K a 60Hz.

Il modello precedente, invece, insieme allo schermo integrato supporta solo un monitor esterno con risoluzione fino a 6K a 60Hz; solo quando lo schermo del MacBook Air è chiuso, si può usare anche un secondo monitor esterno, con risoluzione fino a 5K a 60Hz.

AppleDue cose del nuovo MacBook Air M4 3 che ci convincono meno

Poco spazio di archiviazione nella configurazione base

Come abbiamo sottolineato anche in occasione della prova del Mac mini 2024 con chip M4, 256 GB di archiviazione SSD sono a nostro avviso troppo pochi, o al massimo appena sufficienti. Appena sufficienti nel caso di utilizzo del MacBook Air come seconda macchina, da “portatile puro”.

Ma con la tendenza che va avanti già da qualche anno, di scegliere un notebook come unica macchina, iniziano a stare davvero stretti. A maggior ragione visto che l’utente finale non può fare l’upgrade in un secondo momento e che il costo in fase di ordine è poco amichevole. Dalla configurazione base, costa 250 euro l’opzione dell’unità SSD da 512 GB e ben 500 euro per quella da 1 TB.

AppleNiente Wi-Fi 7

Anche questa è una considerazione che abbiamo fatto anche per il Mac mini 2024, e probabilmente nel caso del MacBook Air ha ancora più peso, essendo un portatile.

La connettività di rete wireless è ancora basata sul Wi‑Fi 6E (802.11ax), quindi Apple ha deciso di non adottare ancora il Wi-Fi 7. Una decisione che lascia qualche dubbio, se non per l’utilizzo immediato, per quel che concerne la longevità sul medio-lungo termine del dispositivo.

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