Nuovi partner e iniziative a supporto degli AI LAB Microsoft

microsoft ai lab

A 3 mesi dal lancio, AI LAB di Microsoft si arricchisce di nuove iniziative e coinvolge nuovi partner. Iniziato un programma di formazione che porterà le logiche dell’AI generativa in ambito business a 8000 tra lavoratori, disoccupati e studenti di tutt’Italia

Sono passati solo alcuni mesi dal lancio di AI L.A.B., per esteso Learn, Adopt, Benefit, che l’iniziativa di Microsoft indirizzata alla promozione dell’utilizzo e dell’intelligenza artificiale in ambito business già si arricchisce di alcune novità che ne estendono i benefici sia a livello di target di utenza, sia in termini di strumenti a supporto. A partire da un nuovo portale dove sono riportati i diversi percorsi di formazione e le iniziative messe in atto dedicate alle startup e alle PMI. Si tratta di un primo update da parte di Microsoft del programma sull’impatto dell’AI generativa sulle aziende italiane, occasione anche per condividere i primi feedback ricevuti da parte delle aziende

Si tratta, a detta anche dai pronostici di Ambrosetti, di un impatto dell’AI generativa sul mercato italiano che non si limita unicamente a questo momento, ma che avrà durata nel tempo.

Un tema fondativo di una nuova rivoluzione industriale, dove le aziende dovranno attivare determinate posture per fruire dei vantaggi e non esserne schiacciati

Siamo in un momento di passaggio nella strada evolutiva dell’AI: lo scorso anno si sono visti molti progetti verticali e si è via via passati dalla Narrow AI che si basava esclusivamente sui dati, a quella di oggi che è in grado di interpretarli e a introdurli in un contesto ben preciso.

Corrado Panzeri, Partner, head of innovation & Technology  - The European House Ambrosetti
Corrado Panzeri, Partner, head of innovation & Technology  – The European House Ambrosetti

L’intelligenza generativa, infatti, nella piramide evolutiva indicata da Corrado Panzeri, head of the innovation & technology hub of the European House – Ambrosetti, è un passo avanti a quella normale, focalizzata su specifici task, e il suo step successivo previsto sarà la General AI, caratterizzata dai comportamenti simili a quelli umani. Fino ad arrivare alla Super AI, dotata di capacità superumane.

Ma già con l’AI Generativa è possibile creare una nuova modalità di interazione tra l’uomo e le macchine, i dati e, più in generale, il mondo digitale, concertando dati strutturati, non strutturati, gli algoritmi e le macchine stesse. A beneficio della produttività, sia individuale, sia dell’intero Paese.

Microsoft: dall’AI generativa un aiuto alla perdita endemica di forza lavoro

“L’AI Generativa, ha alla sua base le competenze digitali – spiega Panzeri -. Di fatto, la situazione di rapida digitalizzazione che si è verificata durante la pandemia, ora si sta riproponendo con l’AI Generativa, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, dove la produttività è ferma da una trentina di anni e non è mai cresciuta. A questo si unisce il problema della forza lavoro, con una carenza crescente dovuta in gran parte al calo demografico, che si calcola che entro il 2040 vedrà un GAP tra entrate e uscite dal mondo del lavoro di 3,7 milioni di posti di lavoro, un Gap che si riscuoterà direttamente anche sull’economia del Paese, venendo a mancare complessivamente anche il peso che ciascun lavoratore ha normalmente sul PIL nazionale”.

Mentre attraverso un maggiore utilizzo dell’AI Generativa si calcola che si potrebbe generare un valore per oltre 300 miliardi di euro o risparmiare ben 5,7 milioni di lavoro lavorate, con impatti importanti soprattutto per i settori tecnologici, l’IT e i settori finanziari.

I benefici maggiori, dal punto di vista lavorativo, sono attesi per gli impiegati, che vedrebbero un aumento del 25,4% della loro produttività, A questi seguirebbero i manager, i professionisti, i tecnici, ingegneri e operai specializzati, e gli addetti ai servizi e alle vendite, con incrementi di produttività calcolati che vanno dal 20,6 al 24,8%. Le professioni che vedono un forte intervento manuale, quali gli operai manifatturieri, gli agricoltori, gli operai dell’edilizia e, in generale chi si occupa di operazioni manuali semplici, dove Ambrosetti calcola un range di beneficio che va dall’11,9 fino a un massimo di 16,4%.

L’ambito che invece potrà avere l’impatto maggiore per occupato dall’impiego dell’AI Generativa all’interno dei propri processi è, fuor di dubbio, quello della Pubblica Amministrazione, dove i processi automatizzati porteranno, per ogni addetto, a un taglio di ben 303 ore lavorative in meno nel corso di un anno, pari a 38 giorni lavorativi.

Mancano le competenze. Le iniziative degli AI LAB per dare spunti e sopperire ai gap formativi

“Ma il vero problema dello sviluppo dell’economia italiana, in questo momento, è che abbiamo, complessivamente, una scarsità di competenze digitali di base – avverte il ricercatore -, la quale si ripercuote, a scala, sulla bassa digitalizzazione delle imprese, il che comporta a uno scarso sviluppo di competenze digitali avanzate. Figuriamoci poi l’AI generativa, che in questa piramide di competenze sta al vertice, quante poche competenze può trovare a fronte dell’altissimo grado di specializzazione richiesto”.

Potenzialità per le quali, abbiamo già visto qualche mese fa, Microsoft si è prontamente attivata a tradurre per il mondo economico, attivando strumenti, consulenze ed ecosistemi a favore dello sviluppo del mercato promesso e promosso dall’AI generativa. Quello italiano in primis.

Vincenzo Esposito
Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia

“L’interesse di Microsoft per l’AI generativa non è da oggi, è grande e sta crescendo sempre di più – esordisce Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia -. Ma oggi l’aspetto teorico sta prendendo sempre più consistenza grazie alle opportunità che il mercato stesso sta osservando. Un innamoramento i cui segnali si sono visti soprattutto in occasione dell’ultimo Forum Ambrosetti e che, nel giro di pochi mesi, ha visto un turbinio di lavori e collaborazioni che stanno dando le prime risposte a quel mondo pragmatico che è l’economia italiana, intercettando anche possibili applicazioni per quelle tante aziende di piccole dimensioni, di cui è tanto ricca la nostra economia nazionale. Un lavoro frenetico dei nostri team e del nostro ecosistema di partner che, nel giro di pochissimi mesi, ha già dei risultati da mostrare”.

Tre mesi di grande lavoro per dare concretezza ai progetti AI LAB

Il percorso è già visibile dal giugno scorso, quando è stata inaugurata la Region Milanese, la quale si andrà presto ad estendere attraverso l’accordo con la Regione Lombardia. Quindi il lancio di Copilot all’interno di Microsoft 365, che consente l’integrazione dell’AI generativa basato su OpenAI.

“Stiamo scaricando a terra tutto questo potenziale attraverso la creazione degli AI LAB – riprende  Esposito – i quali si declinano su 3 pilastri: AI LAB for Companies, che guida la trasformazione delle aziende attraverso l’uso responsabile dell’AI su larga scala e la reazione di un proprio metodo; AI LAB, punta a dare ai professionisti le competenze necessarie a navigare questa tecnologia in rapida evoluzione e AI LAB for University, che promuove la collaborazione con le università per la creazione di percorsi indirizzati all’AI Generativa nella logica della sua applicazione pratica degli use case. Oltre a questi, gli AI LAB for Digital Entrepreneur, che si rivolge alle società di consulenza che intendono utilizzare l’AI generativa come strumento strategico per la crescita e la trasformazione dei processi dei propri clienti”.

Aziende attive e nuovi partner al lavoro con Microsoft

Il risultato tangibile di tutto questo è che a oggi, dopo soli 3 mesi dal lancio, vi sono 111 grandi aziende che già stanno lavorando integrando l’AI generativa grazie all’attività dei partner Microsoft, per oltre 212 progetti ai quali è stato dato accesso a tutte le tecnologie e a percorsi formativi anche personalizzati. 17 sono i partner a oggi coinvolti nel progetto, ai quali si stanno affiancando altre 12 realtà provenienti da mondi adiacenti alla sola system integration, create, grazie alla collaborazione con alcune associazioni, con un orientamento delle competenze verso L’AI generativa già insite nelle loro caratteristiche.

Il risultato è stata la creazione di una serie di use case su diversi ambiti di mercato, progetti da mostrare come catalogo a quelle aziende che ancora non sono riuscite a immaginare dove e come l’AI generativa potrebbe essere d’aiuto per il proprio business.

Casi che spaziano su diversi settori, dalla produttività, all’automazione intelligente dei processi di business, all’enterprise knowledge, ossia come, per esempio, interrogare una chat GPT per leggere propri dati, oppure la generazione e creazione, stimolate da una maggiore creatività o, infine, la creazione di nuovi servizi per i clienti, con l’impiego di chat bot evoluti e la possibilità di creare nuove relazioni.

Una survey IDC sullo stato dell’arte dell’adozione dell’AI generativa nel contesto economico

“Siamo di fronte a un cambio epocale, che capita proprio momento in cui la produzione generale sta subendo un calo drastico – interviene Dacim Damgard, presidente di Microsoft western Europe -. E per fortuna che arriva l’AI, uno strumento in grado di aumentare la produzione. E di farlo in maniera sostenibile e veloce, con benefici che si sentiranno in tutto il mondo. Sono obiettivi che possiamo pensare di raggiungere anche grazie la stretta partnership con Nvidia, ma non solo, volendo spronare l’ecosistema di partner tecnologici, consulenziali e di integrazione a lavorare insieme per sollecitare e cogliere le tante opportunità che il mercato offre.”

Il vero impatto dell’AI è sulla bottom line, come definisce IDC con una survey da Microsoft commissionata. Solamente il 17% di codice di un software, oggi, viene scritto. Il rimanente viene generato dall’AI, che in questo risulta essere molto più efficiente.

La survey, effettuata su un campione di un centinaio di aziende italiane che hanno pianificato l’integrazione dell’AI all’interno dei loro processi, rivela che ogni dollaro investito in progetti legati a questo tema, produce nel Paese un ritorno di 3,14 dollari. Il 72% del campione ha già terminato l’implementazione di soluzioni di AI e, dopo 14 mesi circa, stanno notando i primi segnali di crescita. Il 53% del campione ha indicato dai 3 ai 6 mesi il periodo necessario a una effettiva integrazione dell’AI nei propri processi aziendali.

Ed è su questi incoraggianti dati che Microsoft sta invitando tutto l’ecosistema ad aderire alle iniziative volte a portare formazione e concretezza. A partire dal nuovo anno, infatti, verrà estesa l’attività di formazione con l’avvio di un programma di training ideato insieme a Fondazione Mondo Digitale. Il programma, che prende il nome di Ital.IA LAB, è orientato ovviamente a illustrare i benefici e le opportunità dell’AI generativa ed è rivolto in particolare ai lavoratori e a coloro che di lavoro sono alla ricerca, e aglio studenti a partire dai 16 anni, per la creazione di una ventina di hub distribuiti per tutta la Penisola, con particolare attenzione alle collocazioni nelle periferie e al Sud.

Obiettivo dichiarato è di coinvolgere almeno 8.000 di queste persone.

Microsoft ai lab

L’ecosistema dei partner di arricchisce

L’estensione dei benefici anche alle PMI e alle startup è l’obiettivo, poi, del programma appena lanciato, dal nome AI LAB for digital entrepreneurs, sopra accennato. In pratica, si rivolge a quelle realtà che avevano già iniziato la strada dell’innovazione e che intendono accelerare la propria competitività sul mercato mediante l’impiego dell’AI generativa.

Altri partner, inoltre, hanno abbracciato l’idea di Microsoft riguardo l’approccio business alla AI generativa, o ora, alle iniziative studiate nell’ambito di AI LAB per le Imprese, vedremo la collaborazione di 4wardPRO, Computer Gross, Esprinet, Insight, Leonardo, NTT Data, ProgeSoftware, Softjam, SoftwareOne, TD Synnex, VarGroup si aggiungono ad Accenture, AGIC Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala,  MESA, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue.

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