Nuovi mercati e prodotti nella strategia di Alcatel per l’e-business

La società ha riorganizzato e ampliato l’offerta facendo leva su competenze in settori in costante sviluppo, quali la fonia con la migrazione verso l’Ip, l’accesso e le reti ottiche. Presentata una piattaforma architetturale innovativa, basata su switch e su apparati Pacx.

Convergenza, competizione e connessione sono le tre parole chiave che stanno alla base della strategia di prodotto e commerciale di Alcatel, illustrata da Olivier Houssin, presidente di Alcatel e-Business Activities.


Se le tre parole hanno, ora, un significato ovvio e si coniugano con l’affermazione di Houssin di voler fare di Alcatel uno dei punti di riferimento per quella che viene sempre più definita come "borderless society", il passaggio dalla teorizzazione dei concetti che vi stanno alle spalle alla loro concretizzazione pratica ha richiesto, da parte della società, due anni di lavoro e di forti impegni finanziari.


"Il concetto di borderless society è la vision che abbiamo delineato 2 anni fa quando abbiamo definito la nostra strategia per il segmento Enterprise" ha affermato Houssin, aggiungendo che alle spalle vi è stato un consistente impegno volto allo sviluppo di una strategia di prodotto trasformatosi in soluzioni tecnologiche e architetturali centrate su Ip e adatte alle applicazioni di e-business della fascia enterprise.


Pur semplice come concetto (e in effetti risale agli inizi degli anni 90 quando, in ambito di comunità europea, sono stati realizzati studi sul concetto di azienda estesa), concretizzarlo in prodotti e architetture adatte a una borderless society caratterizzata da un estremo dinamismo ha costretto Alcatel a rispondere a esigenze ben precise in termini di ubiquità, flessibilità, remote working e outsourcing, tendenze che si stanno affermando nel mondo impresa anche se con diversi gradienti evolutivi.


"Per far fronte a queste esigenze abbiamo affrontato un fondamentale reengineering delle linee di prodotto con massicci investimenti e l’ingresso in nuovi business, facendo leva anche sulle competenze in settori in costante sviluppo quali la fonia, con la migrazione verso Ip, l’accesso e le reti ottiche. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di essere un vero leader nelle soluzioni convergenti" ha commentato Houssin.


Una considerazione si impone. Se guardiamo cosa è successo in casa Alcatel nell’ultimo triennio si vede come la società sia passata inizialmente attraverso una fase di acquisizione di società specializzate in tecnologie dati che però aveva dato origine a una piattaforma di offerta relativamente poco integrata, con le conseguenti difficoltà in termini di proposta commerciale. La fase che ha invece appena concluso la vede presentare una piattaforma architetturale basata su nuovi switch e su apparati che Alcatel chiama Pacx (cioè Pabx sviluppati in modo nativo su Ip e basati su standard di mercato) fortemente integrati, con un’architettura comune e con una dotazione di funzionalità che li posiziona tra le soluzioni più recenti e performanti del mercato. Per alcuni aspetti, va detto poi che Alcatel viene obiettivamente ad avere il vantaggio che caratterizza di solito i secondi arrivati che, quando si tratta di apparati per reti dati, finiscono con disporre in modo nativo di soluzioni tecnologiche, architetturali e funzionali, che invece i pionieri devono integrare di volta in volta nei loro prodotti, con le relative diseconomie di scala.

La linea OmniSwitch


Gli sviluppi di Alcatel, oltre che dall’esigenza di consolidare in una soluzione omogenea le linee di prodotto delle diverse aziende acquisite, derivano anche da un’analisi del mercato e dalle relative stime.


"Gli analisti prevedono una forte crescita del mercato degli switch di L3 e della voce su Ip, tutti settori in cui ora siamo ben posizionati" è il parere di Houssin. La nuova strategia dati per enterprise e carrier di Alcatel si basa su due tipologie di apparati, una costituita da Pacx di nuovissima generazione (ma già annunciata) per l’ambito enterprise e office e l’altra la linea di switch. Entrambe integrano la voce su Ip e sono dotate di una consistente disponibilità di funzioni dati che vanno dall’accesso a Internet, alla messaggistica unificata sino a funzionalità Lan integrate. La vera novità è, però, la linea di switch riferita come OmniSwitch, costituita dal modello Omni 8800, per i grossi backbone, dal 7800 per applicazioni enterprise di fascia media e dal 7700 per applicazioni di edge. Gli apparati condividono la stessa architettura costruttiva e funzionale e dispongono, nei modelli maggiori, di potenzialità trasmissive che prevedono densità sino a 384 porte, velocità di 10 Gigabit Ethernet e throughput di 240 Mpps.

L’ingresso nel Nord America


Alte prestazioni e interfacce a 10 Megabit potrebbero essere uno degli atout vincenti per l’affermazione del prodotto, considerando la progressiva accettazione del 10 megabit come velocità trasmissiva in ambito carrier metropolitano e come velocità di base caratterizzante i canali ottici delle reti di nuova generazione. Peraltro, l’impegno nello sviluppo di una piattaforma integrata si è abbinato a una riorganizzazione in termine di canale e di struttura interna.


"Abbiamo fatto un grosso sforzo per ridurre i costi sia interni che di interazione con i partner, caratterizzato anche da una forte percentuale delle attività realizzata via Internet" ha commentato in proposito Houssin. Il 2002 è, però, caratterizzato da un altro punto miliare per Alcatel. La società ha, infatti, deciso di entrare anche sul mercato nordamericano, dove si propone di ottenere una quota significativa del mercato business. Gli appetiti di Alcatel appaiono, quindi, robusti. "Noi pensiamo di essere l’alternativa Cisco nel settore enterprise", ha affermato Houssin. La sfida è lanciata.

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