L’Autorità per l’informatica nella Pubblica Amministrazione ha iscritto dieci nuove società, oltre il Centro Tecnico per la Rupa, nell’elenco dei certificatori della firma digitale. Si tratta di S.I.A., Ssb, Bnl Multiservizi, Infocamere, Finital, Sarit …
L’Autorità per l’informatica nella Pubblica
Amministrazione ha iscritto dieci nuove società, oltre il Centro Tecnico per la
Rupa, nell’elenco dei certificatori della firma digitale. Si tratta di
S.I.A., Ssb, Bnl Multiservizi, Infocamere, Finital, Saritel, Postecom, Seceti,
In.Te.S.A. ed Enel.It.
Il loro compito sarà garantire che i documenti
firmati da un soggetto mittente che utilizza i servizi offerti da un determinato
certificatore possano essere letti e gestiti anche da un soggetto destinatario
che utilizza i servizi offerti da un diverso certificatore.
Si tratta di
un’esigenza nata dalla constatazione che l’attuale legislazione consente
l’utilizzo di una serie di algoritmi e di strutture dati appartenenti sia a
standard de jure, sia a standard de facto in grado di generare squilibri, se non
addirittura di escludere dei fornitori. Da
qui, l’esigenza di garantire un’omogeneità operativa e una corretta integrazione
tra gli utenti che utilizzano la firma digitale nel nostro
Paese.