Oracle rende disponibili nuovi connettori per l’application server proprietario. Quale sarà il futuro di WebMethods e degli altri specialisti dell’integrazione?
Nel tentativo di offrire quello che lei stessa definisce “il più completo application server sul mercato”, Oracle ha aggiunto un nuovo adattamento software alla sua piattaforma 9i Application Server. Se in passato un ambiente Oracle si doveva connettere ai sistemi di back-end sulla base di collegamenti punto-punto sviluppati ad hoc, ora 9iAs verrà fornito con un corredo di adattatori predefiniti, in grado di collegarsi immediatamente alle varie applicazioni. Per integrare queste sezioni transazionali nel corpo del suo application server, Oracle ha scelto la cooperazione con uno sviluppatore specializzato in questo tipo di integrazioni, la software house Actional. In questo modo non sarà più necessario ricorrere all’aiuto di terze parti specializzate in middleware, come Vitria, WebMethods o Neon. Con questa estensione, Oracle sembra fare un passo avanti verso la conquista dell’agognato ruolo di “one-stop-shop”, punto unico di riferimento per i suoi clienti. Molti criticano questa strategia affermando che nessuno può essere esperto in tutte le tipologie di software. Ma Oracle ribatte sostenendo che l’80% del mercato va alla ricerca di infrastrutture di base facili da gestire, non per funzionalità altamente specifiche. Tra i rivali di Oracle nel campo degli application server compatibili J2ee, Ibm e Bea Systems. Solo l’azienda di Larry Ellison, tuttavia, dispone di un prodotto con adattatori già integrati. Eseguiti su una piattaforma di integrazione Control Broker, questi adattatori mettono in contatto 9iAs con applicativi legacy come PeopleSoft 7.5 e altri pacchettizzati, molti dei quali verranno aggiunti da Actional in futuro.