Nuove tecnologie di ripristino per i firewall Nokia

Il costruttore intende introdurre una nuova tecnologia di clustering per le proprie piattaforme, appoggiandosi all’accordo di collaborazione stipulato con CheckPoint

Nokia sta per introdurre una nuova tecnologia di clustering per le proprie piattaforme di firewall e Vpn. Il sistema è in grado di preservare tutte le sessioni aperte dall’utente anche in caso di guasto o arresto di un dispositivo di sicurezza. La nuova tecnologia fa parte degli accordi di collaborazione tra Nokia e CheckPoint Software Technologies e verrà estesa col tempo a tutte le appliances di sicurezza di Nokia. Battezzata Ip Clustering, l’estensione è in grado di commutare ciascuna sessione attiva al momento di un guasto verso un dispositivo di backup. Attualmente, i prodotti di Vpn e firewall di Nokia supportano solo il cosiddetto clustering attivo-passivo, una configurazione in cui il dispositivo secondario funziona come un apparato di riserva, che però non è in grado di tenere in piedi una sessione.

Le appliance Nokia si basano sulle piattaforma FireWall-1 e Vpn-1 di Check Point. La novità ora introdotta verrà distribuita insieme ad altre funzionalità di sicurezza di Nokia Ipso, secure operating system 3.6. Con essa è possibile configurare a cascata un massimo di quattro dispositivi che condividono un unico indirizzo Ip interno e uno esterno. Le operazioni di trattamento dei pacchetti in transito vengono ripartite equamente attraverso tutti i dispositivi collegati. L’obiettivo è di ridurre al minimo i tempi di ripristino e di fermo quando un apparato si guasta o viene temporaneamente sconnesso per interventi di manutenzione.

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