Nuove risorse per aiutare le Pmi a innovare

Parte un fondo di garanzia Ict con 160 milioni di euro per le imprese, un progetto per creare l’Autostrada del Sole della Pubblica Amministrazione mentre ammonta a 1 miliardo di euro l’ investimento per l’informatizzazione della Pa

Lucio Stanca,
Ministro dell’Innovazione

, rivendica davanti alla platea degli industriali italiani
riuniti a Parma per la prima giornata dell’innovazione il ruolo del Governo
nella creazione di iniziative e di provvedimenti destinati a supportare le
imprese.
Il Ministro è convinto che
l’innovazione sia possibile solo attraverso una ampia e profonda diffusione di
It e per questo ricorda che il Governo è impegnato in una serie di iniziative
volte a favorire la diffusione di infrastrutture, soluzioni e cultura
informatica. «Sappiamo bene che sono soprattutto le piccole e le medie
imprese ad avere bisogno di It e sappiamo bene che il primo grosso ostacolo è
legato alle difficoltà di accesso a risorse finanziarie. Per questo il Ministero
dell’Innovazione ha creato un fondo di garanzia per l’innovazione con una
dotazione di 60 milioni di euro totalmente destinati alla implementazione di
tecnologie digitali. E altri 100 milioni sono previsti come stanziamento per
questo fondo nella finanziaria
». Fondo di garanzia significa che il
Ministero dell’Innovazione intende fornire garanzie al mondo bancario verso le
richieste di finanziamento che arriveranno dalle piccole e medie imprese e che
saranno motivati da ragioni legate alla innovazione. «Garantiremo le banche
sino all’80% del valore degli investimenti (con un tetto di 200mila euro per
impresa n.d.r.) e andremo così a togliere uno dei freni che limitano la l’acceso
al credito da parte delle Pmi

». E il provvedimento è
pensato per aziende di questa taglia anche in ragione del fatto che verranno
presi in considerazione investimenti che vanno da un minimo di 20mila euro a un
massimo di 200mila. Il ministro calcola che questi 160 milioni di euro possano
generare processi di innovazione per un valore di 3,2 miliardi di euro su 16
mila imprese italiane.


Ma non basta. Stanca ci
tiene a ricordare che il Ministero non ha pensato solo a risolvere un problema
legato all’accesso alle risorse finanziarie presso le banche ma ha voluto
prendere in considerazione anche il mondo dei fornitori. «Abbiamo pensato
anche a una misura complementare – spiega – destinata a fornire garanzie anche
ai fornitori di It
». Nella sostanza questo provvedimento permette una
estensione dell’accesso al fondo di garanzia anche per i fornitori di Ict per un
valore che potrà arrivare al 50% dell’investimento del cliente.
«

Confindustria e Abi –
ricorda il Ministro – hanno poi concordato un protocollo di intesa che dovrebbe
condurre alla creazione e alla promozione 
di nuovi strumenti
di natura finanziaria attraverso i quali il rischio di credito viene traslato
sull’impresa fornitrice di It facilitando l’accesso al credito da parte delle
piccole e medie imprese acquirenti

».


Accanto all’accesso al credito nelle sue varie forme ci sono
poi gli investimenti diretti a creare innovazione per la Pubblica
Amministrazione Locale e Centrale ovvero occasioni di business per le imprese
che fanno e propongono innovazione:« Nella prima fase di e-government sono
stati esaminati 134 progetti e sono stati attivati finanziamenti per 500 milioni
di euro destinati a migliorare i servizi della pa ai cittadini e alle imprese.
Adesso – aggiunge Stanca – stiamo procedendo verso la seconda fase che deve
essere caratterizzata dal riuso e dalla razionalizzazione delle scelte It da
parte degli Enti locali. Ma anche per questa seconda fase sono in arrivo
cospicui finanziamenti per un valore di altri 500 milioni di euro

». Sul tavolo dell’innovazione alla Pa il Ministro mette
dunque un miliardo di euro che nel giro di tre anni dovranno trasformare la
Pubblica Amministrazione ma che rappresenta anche una grandissima occasione per
tutte le imprese che vogliono contribuire a questi
processi.


L’altro grande tema affrontato dal Ministro riguarda la
sfida della interconnessione tra le pubblica amministrazioni. «Vogliamo creare
la Autostrada del Sole digitale della Pa ovvero uno unica grande dorsale alla
quale accedono tutte le Pubbliche Amministrazioni e che crei il presupposto per
una reale interconnessione tra tutte le amministrazioni». E a questo titolo
ammonisce che «dobbiamo darci delle regole perché non è pesabile che gli
8100 comuni italiani sviluppino tutti una propria procedura. Stiamo definendo
delle regole e delle modalità affinché

si
attuino dei processi di riuso di soluzioni e applicazioni».


E a proposito di regole Stanca conclude ricordando che si
sta lavorando a un codice per l’amministrazione digitale. «Così come esiste
un codice della strada – ricorda – deve essere messo a fattor comune un codice
capace di gestire la infrastruttura digitale della Pubblica
amministrazione

».




 

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