Nuove frontiere per i dischi Ibm

La prossima settimana Big Blue dovrebbe annunciare i nuovi sottosistemi Ds6000 e Ds8000. Che promettono lo stato dell’arte per lo storage di fascia medio-alta.

8 ottobre 2004

Ibm si appresta a rinnovare, la prossima settimana, la propria offerta di array di dischi di fascia medio-alta, affinando le armi per competere sia con i sistemi Dmx di Emc che con i TagmaStore di Hds.


Secondo le prime anticipazioni, in programma ci sarebbe il lancio di due nuove famiglie di sottosistemi TotalStorage, siglate Ds6000 e Ds8000. Le due gamme, che saranno destinate, rispettivamente, al mid market e al segmento high end, seguono a poca distanza il rilascio delle serie Ds3000 e Ds4000, avvenuto in settembre.


I sottosistemi Ds8000 si preannunciano particolarmente interessanti, dato che dovrebbero incorporare la tecnologia di virtualizzazione attualmente utilizzata nei server di Ibm Power5. Sull’array vi saranno due partizioni logiche destinate al funzionamento di applicazioni di management, come San Volume Controller o Tivoli Storage Manager.


Rendendo possibile partizionare le risorse storage esattamente come si fa con i mainframe, il sistema concretizza un elemento di quella convergenza tra le linee di server e di storage paventata da Ibm tempo fa.


Ds8000 funziona con zOs, Unix, Linux e Os/400, e supporta connessioni Fibre Channel, quelle in fibra ottica Escon (Enterprise systems connection) oltre allo standard Ficon (Fiber Connector), basato su Fibre channel.


L’array Ds8000 ha una capacità totale di 192 Tb, 256 Gb di cache e offre la possibilità di montare drive da 73, da 146 o da 300 Gb.


Più limitate le caratteristiche del sistema Ds6000, che offre una capacità massima di 67 Tb, 4 Gb di cache e otto porte Fibre Channel.


Entrambi gli array saranno dotati di tutte quelle funzionalità di fascia alta fin qui disponibili solo sugli Enterprise Storage Server.

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