Nuove figure professionali per rinnovare la logistica aziendale

Oltre all’inserimento di personale formato in un’ottica di net economy per questa specifica area, è auspicabile anche la riconversione dei dipendenti che già vi lavorano. Le valenze del master realizzato dal consorzio Poliedra del Politecnico di Milano.

Quali sono le problematiche della logistica? Il flusso delle merci, l’evoluzione dei processi e l’outsourcing sono tutti fattori che vanno a impattare pesantemente sui processi aziendali. Come interfaccia tra gli anelli della supply chain, la logistica gioca, dunque, una funzione chiave nella dinamica di competitività a livello nazionale e internazionale delle aziende, comprendendo in sé un insieme di attività legate all’organizzazione analitica e progettuale dello spazio e del tempo. "Il codice segreto per gestire nel migliore dei modi il processo è il controllo delle 4M, ovvero: material, man, money e machinary – ci spiega Fabrizio Dallari, professore del Politecnico di Milano, presso il dipartimento d’Ingegneria Gestionale -. I campi di attività attraversati dal processo logistico dove maggiormente si avverte l’esigenza di investire in formazione e professionalità sono la pianificazione della supply chain, il controllo del processo logistico integrato, la programmazione e il controllo dei trasporti, la gestione delle reti distributive e delle nuove attività legate all’e-commerce. È opinione diffusa che il rinnovamento del patrimonio culturale e tecnologico delle risorse professionali coinvolte nella pianificazione, regolazione, progettazione, costruzione e gestione dei sistemi logistici e di trasporto potrà realizzarsi, nel prossimo futuro, attraverso l’inserimento di nuovo personale adeguatamente preparato dal sistema educativo del Paese, e mediante iniziative di sviluppo e aggiornamento del personale già operativo".


Le nuove regole di mercato costituiranno gli elementi di fondo destinati ad alimentare, nelle molteplici tipologie di organizzazioni operanti nel settore dei trasporti e della logistica, due tipi di processi nell’area specifica delle risorse umane: uno di attivazione di figure professionali innovative, in passato non richieste o non sufficientemente recepite come tali dal sistema stesso, l’altro di riconversione di figure esistenti, ma non del tutto funzionali nella loro configurazione attuale: conoscenze, know how, comportamenti e via dicendo. "Per capire l’entità del fenomeno – sottolinea Dallari – basta osservare il grande numero di inserzioni e di richieste per la ricerca di personale specializzato che ultimamente riguarda il campo della e-logistic. La lentezza con cui le aziende italiane stanno avvicinandosi alla net economy dipende anche dalla scarsa preparazione del personale sulle problematiche di base legate alle modificazioni dei processi interni indotti dal nuovo modello di business".


Nella net economy, alimentata dall’evolvere delle tecnologie Ict, molte aziende stanno scoprendo che per operare nel settore dell’e-commerce occorre saper progettare, realizzare e gestire i sistemi di supporto, per garantire l’approvvigionamento e la distribuzione delle merci su scala locale e internazionale, e che per fa ciò occorrono manager con competenze professionali adeguate. Per agevolare la crescita professionale a tutti i livelli aziendali, dai manager ai responsabili di funzione sino agli addetti direttamente o indirettamente legati alle vari tematiche di logistica e di trasporto, da due anni Poliedra, il Consorzio per la Formazione Continua del Politecnico di Milano, ha lanciato un nuovo master in Trasporti e Logistica, che vede tra i sistemi formativi dedicati la net economy e la globalizzazione. Il progetto nasce per preparare manager dotati di competenze tecniche, progettuali e gestionali adeguate a riuscire a cogliere quelle opportunità che l’internazionalizzazione, la terziarizzazione dei servizi logistici e l’e-business possono offrire.


La convinzione che il rafforzamento delle competenze debba continuare oltre la formazione universitaria e si estenda lungo tutto l’arco della vita professionale ha, di fatto, determinato la scelta del Politecnico di saldare le sue attività istituzionali di base con le attività di ricerca, per rendere il proprio know how disponibile anche per la formazione continua.


"L’iniziativa trae origine dalla necessità espressa da un settore così strategico come quello della logistica e trasporti, di disporre di competenze professionali adeguate ai nuovi modelli di business che si stanno consolidando a causa della globalizzazione dei mercati e dell’incremento della terziarizzazione in questo settore – afferma Dallari -. L’apertura totale dei mercati comporta per le aziende il dover acquistare e distribuire il proprio prodotto-servizio nel mondo. Occorre, pertanto, gestire flussi di materiali e informazioni che da ambiti locali si trasformano in flussi su scala internazionale con ovvie ripercussioni in termini di aumento di complessità e di costi. In questo senso molte aziende stanno riprogettando il modo di distribuire i prodotti e, inoltre, stanno valutando la possibilità di trasferire a terzi queste attività, in considerazione anche dell’offerta sempre più competitiva di operatori logistici integrati".


Pensando all’e-business, la logistica può rappresentare una delle discipline chiave nel sancirne il successo o l’insuccesso: cambiando il rapporto tra produttori e mercato, cresce la necessità di saper progettare e gestire sistemi logistici e di consegna capaci di offrire garanzie di assoluta affidabilità a dei costi contenuti: il futuro dell’e-commerce dipende proprio dalla capacità di organizzare e gestire le attività di consegna di piccoli lotti, il che risulta molto più oneroso rispetto ai più tradizionali canali distributivi.


Ma quali sono, allora, le caratteristiche di un logistic manager?


"Competenze tecniche, progettuali e gestionali per quanto concerne i sistemi logistici e di trasporto nelle diverse modalità, stradale, ferroviaria, aerea, marittima e intermodale – risponde il nostro interlocutore -. Si tratta di professionisti capaci di possedere gli elementi che permettano loro di contribuire a identificare le "regole del gioco" per quanto riguarda la definizione e la gestione della supply chain e dotati di un insieme di competenze tecnico-manageriali che permettano loro la gestione delle reti e sistemi distributivi, svolgendo ruoli di interfaccia tra le aziende che utilizzano e offrono servizi logistici conto terzi, ovvero i logistic service provider". In definitiva, si tratta di saper coniugare capacità multifunzionali e multidisciplinari, doti indispensabili per chi aspira a ricoprire ruoli di alta responsabilità operativa e decisionale. Gli sbocchi professionali sono presso società di consulenza, aziende manifatturiere, commerciali e di servizio, oltre ad aziende che utilizzano o forniscono in outsourcing i servizi logistici.

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