Nuova moratoria per i prestiti bancari alle Pmi

Per accedere alle tre tipologie di interventi previsti dall’Abi, le imprese non dovranno superare i 250 dipendenti, dovranno avere un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro ed essere prive di debiti o esposizioni scadute da oltre 90 giorni.

È in arrivo una boccata di ossigeno per le Pmi a corto di liquidità.

Abi e Alleanza delle Cooperative, Assoconfidi, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria e Rete Imprese Italia hanno firmato l’intesa sulle “Nuove misure per il credito alle Pmi” sancendo, di fatto, una nuova moratoria sui prestiti bancari.

Quella messa a punto alla presenza del ministro dello Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, e del vice ministro dell’Economia e delle finanze, Vittorio Grilli, riguarda le imprese prive di debiti in sofferenza, incagliati, ristrutturati o che abbiano esposizioni scadute da oltre 90 giorni.

Le imprese interessate non dovranno, poi, superare i 250 dipendenti e avere un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro, oppure con un attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro.

Tre le tipologie di interventi previsti.

La prima riguarda operazioni di sospensione per 12 mesi della quota di capitale della rata di mutuo e quella per 12 o 6 mesi della quota di capitale prevista nei canoni di leasing mobiliare e immobiliare e di cui le aziende coinvolte non hanno usufruito della precedente moratoria del 2009.

Alle operazioni di allungamento dei finanziamenti saranno, invece, ammessi anche i mutui che non hanno usufruito dell’accordo previsto nella precedente moratoria risalente a febbraio 2011 o sospesi al termine del periodo di sospensione. Quest’ultime consentiranno di posticipare di 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili e di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione.

Infine, per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale, le banche si impegnano a concedere un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzato dall’impresa.

Il termine di presentazione delle richieste da parte delle imprese scade il 31 dicembre di quest’anno. Le domande di allugamento dei mutui che a questa data dovessero essere ancora in sospensione potranno essere presentate entro il 30 giugno 2013.

In ogni caso, le banche che sceglieranno di aderire all’accordo si impegnano a fornire una risposta entro 30 giorni dalla richiesta.

Nei prossimi due mesi altri due accordi dovrebbero permettere di conseguire nuovi ordinativi, per incoraggiare gli investimenti e il consolidamento della passività, per smobilizzare più rapidamente i crediti delle imprese verso le Pubblica ammministrazione, per valorizzare il ruolo dei Confidi e dei fondi pubblici di garanzia, così da favorire l’accesso al credito alle Pmi di cui il Paese ha bisogno.

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