Nuova aria per l’Ilm

Capitalizzando una serie di accordi e acquisizioni, la casa di Palo Alto rilascia nuovi software e appliance per la gestione del ciclo di vita del dato

Il valore aggiunto di un’informazione, si sa, sta nell’averla a disposizione al momento giusto. Questo assunto, all’apparenza banale, non è sempre rispettato all’interno delle aziende, ne sanno qualcosa i responsabili It.

Proprio per presidiare al meglio le informazioni che transitano nel sistema informativo aziendale, Hp ha rilasciato nei giorni scorsi alcune nuove soluzioni, tutte improntate sul concetto (peraltro non nuovissimo), dell’Information lifecycle management.

«Sono oltre mille i petabyte di dati immagazzinati nel mondo nel corso del 2005 – esordisce Erik Moller, Hp Emea director dell’area Ilm -. Questo può dare un’idea del fenomeno, che investe non solo le aziende, ma anche la pubblica amministrazione, la sanità e il terziario. Con le nostre soluzioni Ilm ci proponiamo di riuscire ad aiutare le organizzazioni nelle attività di acquisizione, gestione, conservazione e distribuzione delle informazioni, in accordo alla rilevanza del business ad essi correlato, oltre che di supplire con facilità ai nuovi dettami imposti dalle leggi in materia di ritenzione pluriennale dei record».

Tra le novità introdotte, la certificazione delle soluzioni di alcuni partner, come Vignette e OpenText, che forniscono teecnologie di gestione dei contenuti.
Accanto a questo, quattro nuovi prodotti e servizi.
Anzitutto, StorageWorks Continuous Information Capture, una soluzione per l’estrazione point-in-time delle informazioni che risiedono all’interno dei database o delle applicazioni in uso presso l’azienda, in modo trasparente (e indolore) in termini di impatto sulle performance.

Tra le novità anche StorageWorks 200 Virtualization System, un’appliance per l’astrazione “in band” delle risorse di memorizzazione, che permetterà di gestire facilmente gli apparati e i dispositivi storage già acquistati in passato dall’organizzazione (quindi, anche di altri vendor), da una console centralizzata.

La casa californiana ha anche rilasciato StorageWorks Rim (Reference Information Manager) for Database 2.0, che integra la tecnologia di OuterBay, specialista delle applicazioni di archiviazione rilevato nel febbraio dello scorso anno dal colosso dell’It.

Per risolvere le esigenze di backup e archiviazione dei file server e dei desktop in ambiente Windows sarà disponibile, nel corso del terzo trimestre, StorageWorks Rim for Files. Questa applicazione elimina automaticamente i dati ridondanti a livello dei singoli sub-file, consentendo quindi di ottimizzare lo spazio storage occupato.
Sempre rimanendo in area Microsoft, è stato presentato StorageWorks Application Recovery Manager, software che consente il recupero istantaneo, nel caso di eventi accidentali che possano danneggiare o rendere indisponibili i file, del contenuto dei database Sql e delle applicazioni Exchange.

Sarà, infine, disponibile dal mese di agosto la nuova versione, la 1.5, di StorageWorks Riss (Reference Information Storage System), un sistema per l’archiviazione attiva e il rapido richiamo dei dati. «Ovunque siano le informazioni che si vogliono visionare – conclude il manager – Riss sarà in grado di presentarle al richiedente con un tempo massimo compreso tra i 3 e i 5 secondi».

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