Ntt in perdita taglia 17mila posti di lavoro

Da qui al 2005 la società ha messo a punto un piano di ristrutturazione che, oltre a tagliare il 7,9% della propria intera forza lavoro, mira a ridurre del 17% i propri debiti

Entro i prossimi tre anni la Ntt dirà addio a
circa 17mila dei propri dipendenti, il 7,9% della propria intera forza lavoro.
Obiettivo, neanche a dirlo, il ritorno all’utile. Con questa manovra, da qui al
2005, la Nippon Telegraph & Telephone dovrebbe arrivare a contare 199mila
dipendenti contro gli attuali 216mila. Entro i prossimi tre anni la società
conta, inoltre, di ridurre la propria spesa annuale del 15%, fino a toccare
quota 2,2 milioni di miliardi di yen, rispetto ai 2,6 milioni di miliardi
riportati lo scorso anno fiscale. Il tutto in linea con gli ultimi risultati
finanziari riportati dal colosso delle telecomunicazioni che, per l’anno fiscale
conclusosi lo scorso 31 marzo, stima perdite nell’ordine degli 865 miliardi di
dollari. La stragrande maggioranza dei tagli avverrà nel business connesso alle
reti telefoniche fisse. Ma i cambiamenti riguarderanno anche il vertice della
società giapponese che, a metà maggio, si appresta a nominare come nuovo
presidente Norio Wada, attuale Senior Executive Vice President della
società.
Entro i prossimi tre anni, il management di Ntt
dovrebbe ridurre del 17% i debiti della società che, da 7,7 milioni di
miliardi di yen dovrebbero ridimensionarsi a 6,4. La società si aspetta,
inoltre, di veder crescere i propri profitti operativi del 73%, fino a
raggiungere quota 1,5 milioni di miliardi di yen, rispetto agli 867 miliardi
stimati nello scorso anno fiscale. Secondo le previsioni, entro il 2005, le
vendite della società dovrebbero crescere del 6%, fino a toccare quota 12,6
milioni di miliardi, rispetto agli 11,8 precedentemente
stimati.

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