La notizia è della fine della scorsa settimana.
Nòverca, l’operatore mobile virtuale costituito nel corso del 2008 come joint venture tra Intesa San Paolo e Gruppo Acotel, esce dal mercato consumer, per concentrarsi solo sulle attività dedicate al mondo business. Un’uscita non indolore visto che Acotel lo scorso mese di novembre ha chiamato in causa Intesa San Paolo, con una richiesta di danni per 150 milioni di euro per non aver adeguatamente sostenuto l’attività dell’operatore.
I contratti attivi con i 170.000 utenti finali di Nòverca vengono trasferiti a Telecom Italia: i clienti hanno così la possibilità, entro il prossimo mese di maggio, di passare a Tim mantenendo di fatto invariati i loro profili tariffari.
Nòverca riceverà da Telecom Italia un compenso variabile in base al numero di utenti che decideranno di accettare il passaggio: qualora il porting riguardasse la totalità del parco, il compenso sarebbe di 3,9 milioni di euro.
Lasciate dunque le attività sul fronte degli utenti finali, Nòverca proseguirà la sua attività come Mvna, ovvero Mobile Virtual Network Aggregator. In questa veste, dovrebbe riuscire a valorizzare gli investimenti sin qui sostenuti in piattaforme e soluzioni tecnologiche innovative, abilitando altri soggetti a operare come Mvno, dunque Mobile Virtual Network Aggregator.