Novell si mette a nudo al Brainshare

Prende corpo il servizio di clustering della societa statunitense. Novitaanche per la messaggistica, con una reinvenzione di GroupWise chedialoghera con Outlook. I piani per il commercio elettronico coinvolgono leterze parti.

Al BrainShare 99, in corso di svolgimento a Salt Lake City, i vertici di
Novell hanno illustrato i piani futuri della società sui temi del
clustering, del messaging e del commercio elettronico.
La prima novità si chiama Novell Cluster Services, una soluzione per
l’elevata disponibilità dei sistemi che sarà rilasciata nella seconda me

dell’anno. Precedentemente noto con il nome in codice di Orion II, Cluster
Services è già stato sperimentato da Compaq e Hewlett-Packard in una
configurazione a 12 nodi. Scontata l’integrazione con gli Nds (Novell
Directory Services), tramite i quali sarà possibile gestire il servizio di
clustering. Novell ha anche reso nota l’intenzione di cercare partner fra i
principali fornitori di hardware per rilasciare soluzioni di clustering
basate sugli standard di mercato. Tra i prossimi aggiornamenti è previsto,
entro fine anno, il rilascio di Standby Server per NetWare 5, che aumenta
le capacità di clustering del sistema operativo di rete di Novell.
Altri sviluppi che la casa di Provo sta valutando in questo ambito
riguardano il mirroring dei dati in memoria, il supporto della Virtual
Interface Architecture di Microsoft-Intel-Compaq e il load balancing.
Per il 2000, un’altra importante novità riguarda GroupWise. La società
dello Utah ha fatto sapere che intende reinventare la propria soluzione di
messaggistica, incorporandola in una piattaforma component-based in
ambiente Web, basata sul linguaggio Xml. Invece di utilizzare applicazioni
di messaging grandi e monolitiche, gli utenti saranno in grado di
assemblare i pezzi che desiderano, come il workflow e il document
messaging. Il supporto di Xml per la rappresentazione dei dati consentirà
a
ciascun utente di personalizzare la piattaforma. Con gli Nds, inoltre, sar
à
possibile assegnare dei privilegi di accesso. In questa direzione, inoltre,
uno dei sviluppi previsti è quello del supporto completo del single
sign-on. Qualcosa è già stato concretizzato per il commercio elettronico
(si veda più avanti).
Nel corso dell’anno, Novell intende arricchire GroupWise con un plug in per
Outlook, il sistema di messaggistica di Microsoft. Il client, che
permetterà l’interazione tra i due sistemi di messaging, consentirà, per
esempio, di collegarsi agli Nds da Outlook.
Sul fronte del commercio elettronico, infine, i piani della software house
prevedono il rilascio di un set di funzioni basate su prodotti vecchi e
nuovi che consentiranno ai siti Web di e-commerce di sfruttare le
potenzialità degli Nds, ovvero un database intelligente per gli utenti e l
e
informazioni del sistema. Il risultato sarà iChain, un sistema Java che
debutterà quest’estate. Molte componenti saranno fornite da terze parti,
come Netegrity.
Sempre per il commercio elettronico, Novell ha presentato Digitalme, una
nuova tecnologia che garantisce l’identità digitale degli utenti di
Internet grazie agli Nds. Il sistema offre un controllo sui moduli
utilizzati per registrarsi e fare ordini in molti siti Web. La seconda
volta che l’utente accede a un sito, il software gestisce automaticamente
l’accredito, inoltre aiuta gli utenti a sviluppare una migliore coscienza
della privacy, in quanto crea una memoria dei siti ai quali sono state
passate informazioni personali. Il prodotto sarà disponibile gratuitamente
entro i prossimi sei mesi.
Le novità a Brainshare, comunque, non mancano e riguardano anche prodotti
"minori", come, per esempio, Internet Caching System. Si tratta di una
soluzione di cache scalabile, in grado di moltiplicare per 10 le
potenzialità di un Web server, migliorando la velocità e l’efficienza de
lla
consultazione delle informazioni su Internet. Tra le funzioni: Cache Object
Store con funzionalità di fault tolerance; interfaccia di gestione standar
d
(browser, Telnet, Ftp e Serial Connection); supporto Snmp. Il sistema, per
ò
sarà disponibile solo attraverso i partner Oem della casa di Provo. Il
primo a impiegare la nuova tecnologia è Dell Computer nella propria
famiglia di server di rete PowerEdge.
Si stima che il mercato del caching raggiungerà i 2 miliardi di dollari
entro il 2002 e che l’80% delle periferiche utilizzerà questo tipo di
soluzioni (secondo lo studio "Internet Caching Report 1998" di
Collaborative Research).

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